Corriere dello Sport

«Stento a crederci ma è solo l’inizio»

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Macchè pilota in declino. Valentino Rossi, a 34 anni, è ancora in grado di mettere in fila colleghi che quando vinceva i primi titoli andavano all’asilo. Per trionfare dopo 993 giorni di digiuno sono state però necessarie due condizioni: un circuito come Assen, che dà del “tu” solo ai veri campioni, e una moto in grado di assecondar­lo dopo sei gare impiegate a ritrovare il feeling. Brividi hanno solcato le schiene dei 90.000 esigenti appassiona­ti di Assen quando hanno rivisto in scena il Dottore, che curva dopo curva, sorpasso dopo sorpasso, si riprendeva lo scettro.

INCREDULO - «Sono ancora incredulo e contento. - ha detto Rossi a caldo, in

parco chiuso - Questa per me è una soddisfazi­one incredibil­e, la metto tra le prime tre della mia carriera. Sapevo che poteva essere la mia gara perché avevo il passo giusto. Ora riesco a guidare meglio la moto, se voglio passare qualcuno ci riesco. Bello, bello... Poi vincere qui ad Assen: una soddisfazi­one in più» .

«E’ passato molto tempo dalla mia ultima vittoria - ha ripreso più tardi il Dottore - e spesso mi ero chiesto se sarei stato in grado di tornare a vincere. Ma non ho mai mollato e ho sempre dato in massimo perché questa è la mia passione, è la mia

«Mi ero chiesto spesso se sarei tornato a vincere Gioia tra le prime tre della carriera»

vita. Io amo ciò che faccio. Voglio ringraziar­e la Yamaha per avermi dato questa nuova opportunit­à. Ad inizio stagione non avevo molto feeling con la moto ma poi abbiamo migliorato e stamattina

(ieri; ndr) mi sono detto: oggi devo provare a vincere! Ora dovrò rivedere due o tre volte il video dell’arrivo per metabolizz­are ciò che ho fatto» .

SVOLTA - «La svolta tecnica è arrivata ad Aragon e qui sono stato veloce sin dall’inizio. Dal warm-up alla gara non ho cambia-

«Ho tenuto duro questa è la mia vita. Incredibil­e Lorenzo, oggi il più forte è lui»

to neppure una vite. Non mi accadeva dal 2002! Dopo il podio in Qatar tutti dicevano che sembravo un ragazzino di vent’anni, dopo Austin che ero finito. Io dico che la scommessa non è ancora vinta, che questo dev’essere solo l’inizio» .

«Lorenzo? Ha fatto una gara quasi incredibil­e. Al suo posto probabilme­nte avrei visto la gara in Tv. Lo seguivo sui maxischerm­i e pensavo: “Non può arrivarmi davanti pure con una clavicola rotta...”. Sicurament­e in questo momento il più forte è lui» .

TWEET - Più tardi, a mente fredda, Valentino ha affidato i suoi pensieri ad un

tweet: «Resi un po’ più deboli dal tempo MA FORTI nella volontà di continuare, di cercare, di trovare e NON CEDERE!» . Sì, il re è tornato.

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