Van Gaal si schiera: sfilerà al Gay Pride
V e lo immaginate Cesare Prandelli o Giancarlo Abete salutare magari un po’ imbarazzati, o addirittura ballare, su uno dei carri molto colorati e molto divertenti e divertiti che sfilano durante il Gay Pride, la festa per l’orgoglio omosessuale? Noi francamente no, e non tanto per colpa del Ct, che immaginiamo di mentalità piuttosto aperta (ha anche firmato la prefazione del libro di Cecchi Paone “Il campione innamorato. Giochi proibiti nello sport”) quanto perché il nostro calcio non sembra ancora pronto a certe scelte di campo nel segno della libertà, e abbiamo tutti ben presenti le polemiche e gli svicolamenti (o certe frasi infelici, come quella di Cassano sui “froci”) che sono presenze costanti quando si incrocia il tabù dell’omosessualità nel calcio.
Evidentemente e per fortuna non tutti si comportano come noi, se è vero che la federcalcio olandese (Knvb) ha annunciato la sua partecipazione - è la prima volta - al Gay Pride di Amsterdam. L'evento quest’anno è in programma il 3 agosto e, come da tradizione, decine di battelli percorreranno i canali che attraversano la splendida città olandese. La federazione Orange metterà in acqua la propria barca a bordo della quale saranno presenti, tra gli altri, il presidente federale Michael Van Praag e il Commissario Tecnico della Nazionale, Louis Van Gaal. « Allenatori e giocatori dimostreranno che il nostro mondo è un ambiente aperto e sicuro, dove ognuno può essere se stesso », ha detto Van Praag. Beati loro, verrebbe da dire. Nel nostro piccolo, quando Prandelli auspicò qualche « coming out nel
calcio », non ricevette tanti complimenti...