Quintero è un tesoretto
La cessione del colombiano al Porto frutterà 10 milioni
PESCARA (Gieffepress) - Cin cin, calici al cielo a Pescara. L'anno scorso fu Verratti, adesso Juan Fernando Quintero. Il folletto di Manoppello passò Paris Saint Germain per poco meno di 12 milioni di euro, la cessione più fruttuosa di tutta la storia del Pescara. Una cifra che per poco non verrà superata dal trasferimento di Juan Quintero al Porto (10 milioni più bonus). Soldi freschi che serviranno alla società abruzzese per completare l'allestimento dell'organico. È lecito attendersi a breve la conclusione di alcune trattative già avviate, come quelle relative agli acquisti di Aniello Cutolo e Andrea Catellani. ESUBERI - Al tempo stesso, però, si dovrà cercare una sistemazione agli esuberi. Intanto, molto è già stato fatto con il reperimento dei migliori giovani in circolazione, quelli richiesti da mezza serie B, che il Pescara si è preso tutti insieme. Ragazzi di sicuro avvenire che troveranno nel torneo cadetto un terreno fertile per crescere. La maggior parte arriva dalla Roma: Matteo Politano, Giammario Piscitella, Paolo Frascatore e Federico Viviani. Viviani sarà il play-maker del Pescara. Una responsabilità che il giovane di Grotte di Castro si carica volentieri sulle spalle. «Sono a totale disposizione di Marino, mi hanno parlato molto bene di lui, sia a livello professionale sia umano. Preferisco agire da centrocampista centrale, ma a Padova ho giocato qualche partita anche da interno. Non ho nessun problema, deciderà l'allenatore. Sono entusiasta di questa nuova esperienza, Pescara è una piazza che merita la serie A e speriamo di riuscire a restituirgliela presto». MI MANDA LUIS - Quando Luis Enrique lo fece esordire in Europa League e in serie A (durante Roma-Juventus), Viviani non aveva neanche venti anni. Ora è arrivato il momento per consacrarsi nel calcio che conta. Il sogno è di ripetere le gesta dei vari Verratti, Insigne e Immobile, tutti e tre esplosi in riva all'Adriatico. «Sarebbe straordinario fare il loro stesso cammino. Non vedo l'ora di cominciare». za al Grasshoppers, Stevanovic del Torino e il classe '94 Garritano che i rosa trattano con il Cesena, comproprietario con l'Inter del suo cartellino. I compiti di rifinitore, "depennato" di fatto Vazquez difficilmente proponibile in B e con un occhio di riguardo per Dybala in grado all'occorrenza di arretrare il raggio d'azione, saranno affidati a Di Gennaro. Atteso domani in città, il 25enne ex capitano della Primavera del Milan firmerà un triennale con i rosanero dopo aver rescisso con lo Spezia. L'impronta di Gattuso è visibile anche nella scelta degli attaccanti. Lafferty non sarà l'unica freccia nell'arco. Il Palermo nelle ultime ore ha spinto sull'acceleratore per Ardemagni trovando un'intesa di massima con l'Atalanta sulla base di 3,8 milioni di euro. Operazione che dovrebbe andare in porto a prescindere dagli sviluppi legati ad Hernandez la cui eventuale cessione, tuttavia, metterebbe i rosanero nelle condizioni di effettuare il colpo in attacco ed intervenire in altri settori. OPERAZIONI MIRATE - Escluso il ruolo del portiere (il club intende trattenere Sorrentino e cerca acquirenti per Viviano ed Ujkani), anche la composizione della difesa rispecchia le nuove idee. Il pressing nei confronti del Siena per il centrale Terzi ed il terzino Vitiello è una manovra studiata per puntellare un reparto che, nonostante la cessione di Von Bergen e quella probabile di Mantovani, è già abbastanza coperto. Sia al centro, dove Munoz e Aronica si avviano verso la conferma, sia sulle fasce (a sinistra Garcia e a destra Morganella, Nelson o Pisano). A centrocampo, ceduti Donati e Kurtic e con Rios sul piede di partenza, si è ridotta la concorrenza per il posto da assegnare al fianco di Barreto. La casella sarà riempita accogliendo qualche volto nuovo (in prima fila Bolzoni del Siena e il "romanista" Verre) o sfruttando le motivazioni di qualche pedina in cerca di visibilità come Viola o Bacinovic, tornato dal Verona.