Quinto set? Vince Seppi
Settima vittoria consecutiva di Andreas al meglio dei tre su cinque: stavolta ha battuto Nishikori, n. 11 del mondo
È la terza volta che quattro italiani conquistano gli ottavi di uno Slam. Le altre due furono entrambe al Roland Garros: 1947 (Cucelli, Belardinelli, Quintavalle, Sada e Laura Manfredi), 1960 (Pietrangeli, Merlo, Sirola, Silvana Lazzarino e Lea Pericoli). match contro Juan Martin Del Potro, sicuro in tre set sullo sloveno Grega Zemlja. Tre a zero per l'argentino nei precedenti, compreso un confronto sui prati dell'All England Club 11 mesi fa durante l’Olimpiade. « Nonostante la sconfitta non avevo giocato male. Anzi era stato un buon match, nel primo set ero stato anche avanti. Poi lui ha alzato il livello e ha vinto. Ma io sono sempre rimasto in partita. Sarà un match ovviamente molto difficile, lui è uno dei favoriti qui. Ma a me l'erba è sempre piaciuta».
Un'affinità elettiva, per l'altoatesino, che proprio a Eastbourne (2011) ha vinto uno dei suoi tre titoli in carriera. « Mi trovo bene su questa superficie perché e dispongo di un tennis più completo. Mi sembra di fare tutto un po' meglio».
Una costante crescita che gli ha consentito di eguagliare i suoi migliori risultati nelle prove dello Slam: ottavi come già a Parigi (2012) e lo scorso gennaio a Melbourne. « Fisicamente mi sento molto bene e mi accorgo che gioco molto più tranquillo. Anche quando sono sotto nel punteggio mantengo la calma e resto concentrato sul mio piano tattico. Non è facile ma cerco di giocare ogni punto».
Reduce dalla semifinale a Eastbourne, Seppi scaccia così il ricordo della brutta sconfitta subita 12 mesi fa da Denis Istomin (primo turno). E attende domani il mi costringe a giocare semplice, e poi con il servizio posso fare male. Mi sono sempre divertito molto a giocare sull'erba».
Se Seppi ripartirà da Londra con una vincita di almeno 130.000 euro (garantiti a chi raggiunge gli ottavi), Fabio Fognini si è visto decurtare di ben 10.000 dollari il gettone di presenza (sconfitta al primo turno contro l'austriaco Jurgen Melzer). Tutta colpa delle proteste (condite dalle solite parolacce) rivolte al giudice di sedia Pascal Maria. Una sceneggiata che l'ITF ha sanzionato, in quanto condotta antisportiva, con particolare severità per via della recidività. LONDRA - Questa mattina niente sveglia per Roberta Vinci. E' il piccolo lusso che si è concessa dopo aver raggiunto per il secondo anno di fila gli ottavi ai Championships. La vittoria sulla slovacca Dominika Cibulkova, favorita n. 18 (6-1 6-4), non basta ancora per entrare nell'esclusivo club delle top-10. Ma il traguardo ormai è lì, vicinissimo. L'importante è non trasformare la legittima ambizione in un'ossessione, che poi in campo fatalmente si traduce in un carico extra di pressione. Come è successo a tratti ieri sul campo n.18, quando la tarantina ha accusato qualche passaggio a vuoto. Cali di tensione dovuti più al peso del risultato che non al valore dell'avversaria. « Cerco di non pensare all'ingresso nelle top-10, ma è difficile perché ogni volta che mi capita di leggere qualcosa su internet se ne fa riferimento. E alla fine mi entra in testa nonostante non sia il tipo ad interessarmi di queste cose».
Il modo migliore per caricarsi in vista del match di lunedì è staccare. E per un giorno andare a spasso per Londra, tradendo l'All England Club. « Voglio staccare. Dormirò più del solito. Mi dedicherò allo shopping, è il compleanno del mio allenatore (Francesco Cinà ndr). Parlerò con sua moglie Susanna per vedere cosa regalargli, un regalo se lo merita».
Come Francesca, d'altronde. Capace in questa edizione dei Championships di vincere anche quando non gioca bene. Segno di una maturità e solidità di gioco ormai assodate. « Più gioco e più conosco questa superficie. Prima del match sentivo un po' la pressione per via della classifica. Ma è Sara (Errani, ndr) che si intende di queste statistiche, è lei che mi aggiorna sui punteggi».
Negli ottavi se la vedrà con la cinese Na Li, favorita n. 6, che ha rischiato non poco contro la ceca Klara Zakopalova. Quattro i precedenti - il primo dei quali risale addirittura al 2001, in Vietnam - tutti a favore della cinese. « E' una giocatrice molto forte, con una classifica importante. Sull'erba è un'avversaria difficile, ma non sta giocando il suo miglior tennis, e commette qualche errore di troppo».