Corriere dello Sport

L’1-0 assegnato ad Astori grazie all’«occhio di falco»

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artita con qualche sbavatura e un rosso eccessivo, ma essenzialm­ente corretta. E con una novità storica: il gol del vantaggio azzurro è il primo assegnato dalla Fifa con l’occhio di falco, montato sulle porte, per vedere se il pallone è entrato o no. L’azione è rocamboles­ca. Diamanti conquista una giusta punizione su ingenuità di Caceres. Sulla parabola dello stesso Diamanti, Muslera sbaglia il tempo dell’uscita: il pallone batte sul palo, rimbalza sulla schiena del portiere e si avvia in porta, Astoria la tocca quel tanto che serve a dargli la paternità. Era già dentro? No, giusto in tempo. La Fifa, in un primo momento, aveva assegnato il gol a Diamanti.

Intorno alla mezz’orra viene annullato un gol a Cavani: sulla punizione di Forlan, l’attaccante del Napoli parte in posizione di fuorigioco. Stacca di testa e batte Buffon, ma la collaboraz­ione tra guardaline­e e arbitro è immediata: fuorigioco, gol annullato. Al 40’ tocco netto di Chiellini col braccio che, largo, incoccia sul pallone rinviato di destro. E’ in area di rigore. Classica situazione in cui gli arbitri si dividono in due correnti: rigoristi e non. L’algerino Haimoudi è tra i garantisti (ma nella ripresa fischia un analogo fallo a un uruguaiano, a centrocamp­o). Regolare il gol del pareggio di Cavani, che è in posizione regolare quando colpisce in area. Giusta la punizione da cui nasce il gol del 2-1 azzurro: El Shaarawy viene colpito al momento del tiro, da Gargano. Regolare la punizione del 2-2 e ingiusto il secondo giallo per Montolivo: il milanista non tocca Suarez.

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