Corriere dello Sport

«Io, umiliato dalle critiche»

La rabbia di Buffon dopo la finalina «Dicevano che non paravo i rigori...» Diamanti: «Meritavamo il Maracanà»

- Dall’inviato Andrea Santoni

SALVADOR - Come Ricardo, in Portogallo- Inghilterr­a 2006! Mah, al di là della curiosità statistica, l’impresa di Buffon qui a Salvador che vale il terzo posto Confederal­e, corre sulle proprie gambe: « E’ già tanto che siamo riusciti a non giocare a quattro zampe...» , chiosa il capitano azzurro, a - 3 dal record assoluto di presenze di Cannavaro. Tre in questo caso è il numero dell’evento. Con il numero uno azzurro che va subito all’attacco: « Non saprei parare i rigori? Questi sono discorsi di una pochezza aberrante che da un certo punto di vista mi umiliano. Non mi va di sentirli perché è la storia che parla per noi. In Nazionale sono andato 5 volte ai rigori e 3 volte ho vinto. Ho parato un rigore ai Mondiali, uno all'Europeo. Non so quanti portieri lo hanno fatto. Certe cose però le sottolinea­no le per-

De Sciglio: «Spero che El Shaarawy resti al Milan» Astori: «Il futuro? Ora è al Cagliari»

sone piccole e a me non va. Cosa mi porto dietro da questa Confederat­ions? Ho l'amarezza di non aver parato un rigore con la Spagna. Il gruppo è la nostra forza. Il mister lo ha capito e lo hanno capito tutti. Possiamo vincere il Mondiale? La nostra una squadra che può fare la partita contro tutti e non parte battuta contro nessuno. Ora dobbiamo migliorare e continuare il nostro percorso di crescita». PERLE - Buffon non si ferma: «C’è grande orgoglio. Abbiamo sofferto molto durante la partita, abbiamo combattuto fino alla fine. Ci abbiamo messo lo spirito e l'atteggiame­nto giusto».

Prima dell’exploit del capitano c’erano state le perle di Diamanti: «Sinceramen­te quando ho messo palla a terra, pensavo di far gol. In Nazionale non mi era mai riuscito e sono contento di averlo fatto». Inizialmen­te la Fifa gli aveva assegnato anche il primo gol: «Non mi interessa chi segna tra me ed Astori. Bene anche se l’hanno attribuito a lui, l'importante è che sia andata dentro. Volevamo il terzo posto con forza. Ci meritavamo la finale al Maracana. Il gruppo è forte e ci prendere-

mo la rivincita tra un anno». PRIMO GOL - Gioia condivisa con Astori, al primo gol in Nazionale: «Ho aspettato l'ultima partita... Non ero certo che fosse mia, la rete, ma ho festeggiat­o. La dedica? Al gruppo Italia perché meritavamo di più». Poi una battuta sul futuro: «La prossima maglia? Adesso indosso quella del Cagliari. Vedremo dopo le vacanze...» . GIOVENTU’ SANA - Alla vigilia aveva parlato brevemente, spiegando quanto fosse stato importante per lui questa esperienza brasiliana. De Sciglio ieri prima ha duellato con forza con Suarez poi è andato sul dischetto, ha sbagliato ma resta in piedi: «Per fortuna non ha inciso sul risultato. Non ho guardato il portiere, ho calciato e ho sbagliato. Grazie a Buffon e alle sue parate. Questa competizio­ne mi lascia qualcosa dentro e mi ha permesso di mettermi a confronto con altre culture calcistich­e. Ho vissuto con un gruppo splendido e tutti gli sforzi fatti finora sono stati ripagati dal terzo posto» . Lui e El Shaarawy, compagni milanisti, erano tra i più giovani della competizio­ne ma il bilancio non è lo stesso. De Sciglio tifa per il Faraone: «A me farebbe piacere che restasse al Milan. E' una decisione che spetta alla società, ma lui ha fatto una grande stagione e un calo ci può stare dopo aver giocato tanto. Deve stare sereno, godersi il terzo posto perché quello che ha fatto, lo ha fatto molto bene».

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