Croazia nell’ue: cade un’altra frontiera di mercato
Kovacic, Livaja e Radosevic da oggi sono comunitari. Parma e Samp su Repic, alla Roma piace Jedvaj
Cesena: aveva già un passaporto olandese. OBIETTIVI - L’Udinese ha già preso il difensore Igor Bubnjic (20) e il centrocampista Frano Mlinar (21). Lo shopping italiano in Croazia però non è finito. Parma (in vantaggio), Sampdoria e Verona sono sulle tracce di Ante Rebic (19), attaccante dell’RNK Spalato, che al mondiale Under 20 sta facendo molto bene: il nodo è la valutazione molto alta, intorno ai 5 milioni, data dal suo club. La Roma, invece, ha seguito a lungo Tin Jedvaj (17), centrale della Dinamo Zagabria: il gioco al rialzo della sua società e gli inserimenti di Arsenal e Tottenham hanno fatto saltare (definitivamente?) un affare che sembra concluso. Il Chievo invece sta chiudendo l’acquisto di Manuel Pamic (26), terzino sinistro dello Sparta Praga.
Apre ufficialmente il calciomercato e un’altra frontiera va giù aprendo scenari interessantissimi per le squadre italiane: da poche ore, dalla mezzanotte, la Croazia è ufficialmente il 28° stato dell’Unione Europea e, di conseguenza, da oggi i calciatori croati sono comunitari. Chi è già in Italia, come i vari Kovacic (Inter), Livaja (Atalanta), Tomas (Chievo), Radosevic (Napoli) e Ceijak (Sampdoria), libera automaticamente un posto per l’ingresso di un altro extracomunitario dall’estero. Nessun vantaggio diretto nel caso di Budan e Vukusic, perché in B Palermo e Pescara non potranno fare entrare extraconunitari in Italia. Però gli abruzzesi hanno approfittato della svolta del 1° luglio prendendo un altro croato, Dario Zuparic, difensore centrale, confermando la nuova tendenza emersa negli ultimi mesi. A proposito di B, diverso ancora il caso di Djokovic del