Corriere dello Sport

La responsabi­lità di Moriero quinto salentino che diventa allenatore del Lecce

- Di Elio Donno RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LECCE - Inizia oggi l'avventura di Francesco Moriero al Lecce. Alle 9,30, allo stadio vi sarà la presentazi­one: contratto di un anno, con opzione per l'anno successivo, se il Lecce salirà in B. L'annuncio ufficiale è stato dato ieri sul sito della società, ma il ds Tesoro e l'allenatore avevano già raggiunto un'intesa, anche sul programma da attuare, le cui linee di massima dovrebbero essere illustrate oggi.

Si celebra così un matrimonio a cui il tecnico leccese teneva molto, anche perché aveva iniziato a muovere i primi passi da calciatore proprio nel Lecce. Moriero sarà il quinto salentino a sedere sulla panchina gialloross­a dal '76-77, quando Mimmo Renna guidò la squadra dalla serie C alla Serie B. Ma è il primo ad assumere tale incarico dall'inizio della stagione, per cui potrà concordare i programmi con la società, curare la preparazio­ne ed impostare modulo di gioco, formazioni. Gli altri quattro, invece, sono subentrati in corsa, costretti ad adattarsi alle situazioni trovate. I PRIMI QUATTRO - Mimmo Renna nel ' 76-77 subentrò a Chiricallo, vinse il campionato, e andò via iniziando una lunga serie di successi nell'Ascoli di Rozzi. Gli altri tre non hanno avuto fortuna: Aldo Sensibile, nel ' 92, subentrò ad Alberto Bigon, ma dopo sei giornate interruppe la sua esperienza perché fu richiamato Bigon.

Roberto Rizzo assunse la guida della squadra in serie A nel gennaio 2006 dopo gli esoneri di Gregucci e Baldi- ni, ottenne la migliore media punti ma non potè evitare la retrocessi­one. Il resto è storia recente: Toma che subentra a Lerda e che poi alla vigilia dei play off viene esonerato. ALTRI SCENARI - Per Moriero, comunque, lo scenario è diverso: parte dall'inizio, trova un ambiente che lo accoglie con fiducia e simpatia e può iniziare a lavorare tranquilla­mente, anche se sa che né il Lecce né lui possono fallire. Al Lecce brucia ancora la delusione di un campionato gettato al vento dopo una fuga che gli aveva dato un vantaggio di dodici punti. I Tesoro sanno che restare ancora in Lega Pro vorrebbe dire il fallimento di un progetto, per cui sono determinat­i al massimo. Moriero, dal canto suo, deve poter respirare di nuovo l'aria di Crotone quando portò la formazione calabrese in B, e cancellare il grigiore delle ultime tre stagioni (ha allenato Frosinone, Grosseto, Lugano e Grosseto) caratteriz­zate da altrettant­i esoneri (l'ultimo poi annullato col richiamo sulla panchina toscana nelle ultime giornate).

Naturalmen­te, non basteranno le motivazion­i senza programmi ben definiti che tuttavia debbono fare i conti con contratti già stipulati e quindi con giocatori che, se non ceduti, determiner­anno un ridimensio­namento del budget che Savino Tesoro metterà a disposizio­ne per la campagna di potenziame­nto. Per ora comunque è importante che da oggi iniziano le grandi manovre per l'operazione rilancio, per il Lecce e per Moriero.

 ??  ?? Sergio Pirozzi, 48 anni, candidato per entrare a far parte dello staff tecnico dell’Ascoli, già bianconero con la Primavera
Sergio Pirozzi, 48 anni, candidato per entrare a far parte dello staff tecnico dell’Ascoli, già bianconero con la Primavera

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