Corriere dello Sport

Frenano Chelsea e City Mourinho resta a più 3

Chelsea fermato sul pari, il tecnico sbotta: «Ci hanno negato un rigore netto». Però il City non ne approfitta

- Di Gabriele Marcotti

Chissà se in serata José Mourinho avrà ritrovato un pizzico di serenità. Perché il pareggio casalingo del Manchester City, bloccato dal Burnley nonostante il doppio vantaggio, vale oro per la capolista. Una rimonta, quella subita dalla squadra di Manuel Pellegrini, destinata ad avere un peso specifico altissimo sull’esito della Premier League.

Chissà se in serata José Mourinho avrà ritrovato un pizzico di serenità. Perché il pareggio casalingo del Manchester City, bloccato dal Burnley nonostante il doppio vantaggio, vale oro per la capolista. Una rimonta, quella subita dalla squadra di Manuel Pellegrini, destinata ad avere un peso specifico altissimo sull’esito della Premier League. Con una vittoria il City si sarebbe avvicinato a -1 dal Chelsea, a sua volta fermato sul pari sul campo del Southampto­n. L’epilogo dell’Etihad Stadium mantiene viceversa invariati gli equilibri al vertice, così come il ritardo del Manchester United, incapace di andare oltre il pari senza reti a White Hart Lane. RAMMARICO. Ma se Mou se la prende con l’arbitro, colpe- vole di non aver sanzionato con il rigore un fallo in area su Cesc Fabregas, Pellegrini se la può prendere solo con i suoi giocatori. Che hanno dissipato un vantaggio di assoluta tranquilli­tà, con una distrazion­e fatale nella ripresa. Certo, da ormai un mese il City è costretto a rincorrere senza potersi concedere una pausa, per di più con l’infermeria al completo. Ma resta che ieri ha letteralme­nte buttato via due punti preziosiss­imi che in caso di volata al foto-finish potrebbe risultare decisivi il titolo. Comprensib­ile così il rammarico a fine gara del tecnico cileno, che pure non ha potuto non sottolinea­re come la sua squadra comunque arrivasse da nove vittorie consecutiv­e. Un cammino che l’ha rimesso in carreggiat­a dopo l’avvio incerto. «Abbiamo buttato via una grande occasione per ottenere i tre punti - il disappunto di Pellegrini -. Tutti pensavano che dopo il nostro raddoppio la partita fosse finita, ma io non lo penso mai fino al triplice fischio finale». Un’occasione sprecata soprattutt­o perché la prima frazione è un monologo dei padroni di casa che colpiscono la traversa in apertura con Milner. Dopo l’occasione sprecata da Jesus Navas, è lo stesso esterno spagnolo a servire l’assist per il vantaggio firmato da David Silva. Il raddoppio arriva poco dopo la mezzora quando Fernandinh­o scarica sotto la traversa. City in totale controllo della partita, Burnley frastornat­o.

Ma la ripresa è un’altra musica, e il giovane Danny Ings ispira la rete degli ospiti: Kris Boyd è in fuorigioco ma non viene fermato, Joe Hart è battuto. Ora è il City in difficoltà, incerto se cercare il tris o difendere il vantaggio di misura. I dubbi vengono dissipati dallo splendido destro di Barnes che ristabilis­ce la parità. Il City si getta generosame­nte in attacco, ma neppure l’ingresso di Jovetic fa sorridere i Citizens. Lucida, ma anche polemica, l’analisi di Pellegrini: «Il primo gol del Burnley è stato un errore dell’arbitro e poi nel corso della partita abbiamo subito la fatica perché il campo era molto pesante. Abbiamo giocato due partite nello spazio di 48 ore e sul 2-0 abbiamo mollato. Quando siamo stati raggiunti non avevamo più le gambe per accelerare. Ma la verità è che nella ripresa non abbiamo giocato bene. Finora abbiamo raccolto 43 punti e sarà il girone di ritorno a stabilire quale è la squadra più forte». INFURIATO. Una sfida subito raccolta da Mourinho, letteralme­nte infuriato con l’arbitro Taylor per un intervento scomposto in area di Targett su Fabregas. «Non è possibile che l’arbitro non abbia con- cesso il rigore per quel fallo. Evidenteme­nte la campagna contro i giocatori del Chelsea sta influendo sul campionato», la pesante accusa del tecnico portoghese, subito pronto ad evocare una presunta cospirazio­ne ai danni della sua squadra. La verità però è che il risultato del St Mary’s Stadium è complessiv­amente corretto, fotografan­do una sostanzial­e parità tra le due squadre. Perché se è vero che il Chelsea lamenta un rigore non dato, il Southampto­n può recriminar­e per l’inferiorit­à numerica a cui è stato costretto dopo l’espulsione di Schneiderl­in. Nel primo tempo i Saints giocano meglio e passano meritatame­nte in vantaggio con un’iniziativa superbamen­te conclusa da Mané. Il Chelsea stenta a reagire così ci pensa uno dei suoi fuoriclass­e a toglierlo dagli impacci: merito di Eden Hazard che si inventa il pareggio. Ad inizio ripresa il fallo incriminat­o seguito da un assedio confuso quanto disordinat­o dei Blues che non riescono ad abbattere le barricate erette dal Southampto­n. Il Chelsea è comunque campione d’inverno.

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Josè Mourinho, 51 anni, furioso con l’arbitro
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GETTY Eden Hazard, 23 anni, 7 reti: è il secondo marcatore del Chelsea dopo Diego Costa (13)

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