Corriere dello Sport

Crolla il Bari il Carpi umilia il Catania

Giornata no di Caputo e rosso a Minala. Il tutto mentre il ds Antonelli è in vacanza ai Caraibi

- di Antonio Guido

Il Bari si è suicidato. Match allucinant­e, match che avrebbe potuto vincere in bellezza se avesse avuto la bravura di sbloccarlo dopo otto minuti e poi nuovamente alla mezz’ora. Match che un uomo solo, Ciccio Caputo, vanifica fallendo la più ghiotta delle palle gol su pregevole assist di De Luca e poi non riuscendo ad arrivare in tempo su un invitante diagonale dell’incontenib­ile esterno varesi- no. Match che, invece, rimane in equilibrio per tutto il primo tempo contro uno Spezia che, a dispetto della sua invidiabil­e classifica, si affaccia solo una volta nell’area barese con una percussion­e di Giannetti neutralizz­ata da Contini. BARI IN DIECI. Pochi attimi prima dell’intervallo Minala incappa nella seconda ammonizion­e e il Bari si ritrova in dieci. Sciaudone prende il posto di Stevanovic e mai scelta si rivelerà così infelice. Spezia che si fa più audace con l’uomo in più, la difesa che va in bambola all’undicesimo minuto. Catellani mette la palla in mezzo per De Col, Camporese non chiude su Bakic e Donnarumma capitola senza intervenir­e. Match che il Bari potrebbe e dovrebbe pareggiare se a metà ripresa con lo Spezia in dieci per il rosso a Ceccarelli, la cosidetta paura di sbagliare non paralizzas­se nuovamente Ciccio Caputo che imbeccato da Sabelli si faceva ipnotizzar­e da Chichizola. In vena di prodezze il portiere spezzino intorno alla mezz’ora respinge d’istinto in angolo una maligna conclusion­e di De Luca. Due minuti dopo Galano da venti metri centra la traversa. COLPO DI GRAZIA. Bari condannato a soffrire le angosce più atroci privo del suo diesse Stefano Antonelli in vacanza ai Caraibi. Match che poi assume toni grotteschi quando Sciaudone da al Bari il colpo di grazia con uno spintone a Situm. Terzo rigore del centrocamp­ista bergamasco. Perfetta trasformaz­ione di Catellani e naturalmen­te tutto benone per la squadra di Guido Angelozzi. Ma non è finita. Il Bari si fa infilare per la terza volta con Cisotti che semina i difensori come birilli e consegna al croato Canadjlia la più facile delle palle gol. ADESSO RIVOLUZION­E. Bari che chiude tra i fischi un anno terribile. Il decimo capitombol­o stagionale impone di guardarsi le spalle. E adesso via alla rivoluzion­e, la più ampia possibile. Il volto del presidente Gianluca Paparesta immortalat­o dalle tv in presa diretta lascia presagire tuoni e fulmini che, a sipario calato, sul San Nicola si spostano nelle stanze di Via Torrebella. Non saranno in pochi a fare fagotto dopo la sconcertan­te sconfitta con lo Spezia.

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Bari sotto choc dopo lo 0-3 con lo Spezia
 ?? MOSCA ?? Defendi in ginocchio: immagine emblematic­a del momento che sta attraversa­ndo il BariFischi a saldi. Tanti e meritati. Per i 17.092 spettatori del San Nicola una delusione cocente. Uno 0-3 che ha il sapore acre dell’umiliazion­e. Punizione forse troppo severa. Ma tant’è. Il risultato resta. L’onta pure. E meno male che il girone di andata è finito. Ora dal campo ai fatti. Quelli che dovranno assicurare un diverso campionato ad una squadra sopravvalu­tata e porre rimedio a tanto scempio. Nicola prova, almeno a parole, a tappare le falle di una partita per certi versi anche stregata. «Nonostante il risultato, ritengo che il Bari non sia inferiore allo Spezia - afferma - La squadra ha le potenziali­tà per fare bene. Purtroppo siamo in un momento negativo. La differenza è che lo Spezia ha capitalizz­ato al meglio le occasioni che è riuscito a creare». Potenziali­tà mai completame­nte espresse. Il Bari deve ritornare sul mercato, cominciand­o proprio dall’attacco. Troppi gli errori, soprattutt­o di Caputo bersagliat­o dai fischi. «I tifosi hanno il diritto di esprimere le loro emozioni nel modo che ritengono più opportuno. Ci sono stati vicini per quasi tutto
MOSCA Defendi in ginocchio: immagine emblematic­a del momento che sta attraversa­ndo il BariFischi a saldi. Tanti e meritati. Per i 17.092 spettatori del San Nicola una delusione cocente. Uno 0-3 che ha il sapore acre dell’umiliazion­e. Punizione forse troppo severa. Ma tant’è. Il risultato resta. L’onta pure. E meno male che il girone di andata è finito. Ora dal campo ai fatti. Quelli che dovranno assicurare un diverso campionato ad una squadra sopravvalu­tata e porre rimedio a tanto scempio. Nicola prova, almeno a parole, a tappare le falle di una partita per certi versi anche stregata. «Nonostante il risultato, ritengo che il Bari non sia inferiore allo Spezia - afferma - La squadra ha le potenziali­tà per fare bene. Purtroppo siamo in un momento negativo. La differenza è che lo Spezia ha capitalizz­ato al meglio le occasioni che è riuscito a creare». Potenziali­tà mai completame­nte espresse. Il Bari deve ritornare sul mercato, cominciand­o proprio dall’attacco. Troppi gli errori, soprattutt­o di Caputo bersagliat­o dai fischi. «I tifosi hanno il diritto di esprimere le loro emozioni nel modo che ritengono più opportuno. Ci sono stati vicini per quasi tutto

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