Inzaghi rilancia sul Faraone
Nuova apertura di credito per El Shaarawy: «Un fiore all’occhiello, il suo futuro è al Milan!»
Avevano ragione Inzaghi e Montolivo quando ieri mattina, presentando la sfida di domani sera contro il Real Madrid qui a Dubai (ore 20 locali, diretta tv su Mediaset Premium) avevano parlato di una «partita speciale, che non può essere certo considerata come una semplice amichevole». Infatti dopo una lunga trattativa, l'organizzazione della Dubai Challenge Cup ha deciso di accettare la proposta del Real Madrid di impreziosire il significato di questa sfida accreditandola come «Trofeo Santiago Bernabeu». Ovviamente il Milan non ha avuto nulla da eccepire su questa variazione che, anzi, rende ancora più suggestivo e importante il confronto con la squadra di Carlo Ancelotti. OCCASIONE. Un successo sul super-Real di Ancelotti a questo punto vale doppio. Come potrebbe valere altrettanto un gol segnato alla squadra campione d’Europa e del mondo in carica. Un’occasionissima per Stephan El Shaarawy che chiede al 2015 di tornare più forte e più prolifico di gol dopo un Lui e De Sciglio sono i nostri fiori all'occhiello: giovani, italiani e giocatori della Nazionale. Stephan ha la mia fiducia, quella della società e del presidente. Tutti ci aspettiamo molto da lui, viene da un infortunio, ma ha già fatto cose buone e mi auguro che il 2015 sia l'anno della sua consacrazione». Inizialmente sorpreso in maniera piacevole dallo «scatto» del suo allenatore sul palco dell’Atlantis Palm, l’attaccante rossonero ha garantito il massimo impegno: «Voglio tornare a fare gol. Quello che mi interessa è giocare bene, giocare per la squadra e raggiungere il terzo posto». PROBLEMI. Ma non sarà facile per El Shaarawy conquistare, oltre che la fiducia di Inzaghi, anche un posto di titolare considerato il fatto che la concorrenza, anche dopo la partenza di Torres, è sempre importante. Infatti l’ingaggio di Cerci e lo spostamento in avanti di Jack Bonaventura conseguente al recupero di Montolivo rappresentano due problemi non facili da risolvere anche perché le corsie esterne in questo momento sono fin troppo affollate. Sulla sinistra Bonaventura e El Shaarawy si contendono la titolarità. Ma lo stesso ex-Atalanta è in grado di giocare con profitto a destra dove anche Cerci ha le stesse peculiarità tattiche. Se Honda sta bene, comunque, non ha difficoltà a collocarsi ben saldo sulla destra. È evidente che il francesino Niang a questo punto è destinato a togliere il disturbo mentre Menez e Pazzini restano i due soli centravanti di ruolo con il francese titolare inamovibile al centro dell’attacco. SFIDA. Tutti qui al Milan si augurano che El Shaarawy possa vincere questa sfida che gli consentirebbe di conquistare un posto in pianta stabile in maglia azzurra. Qui al Milan tutti credono al suo pieno recupero, anche se la rincorsa al terzo posto impone a Inzaghi di puntellare il suo organico in tutti i reparti. Sicuramente il recupero di El Shaarawy viene considerato una tappa fondamentale dal tecnico milanista che in questa stagione ha già «liquidato» almeno 5 attaccanti eccellenti: Balotelli, Kakà, Robinho, Matri e Torres. Il prossimo sulla lista sembra Pazzini ma in questo caso bisognerebbe correre ai ripari con un altro acquisto eccellente.
Inzaghi durante la conferenza stampa di ieri. Ancelotti prima dell’allenamento del Real a Valdebebas Il tecnico del Milan firma autografi davanti all’hotel che ospita il Milan El Shaarawy posa per un selfie con un tifoso locale
«Come De Sciglio è giovane, italiano e azzurro. Ha la mia fiducia e quella del Presidente» Il tecnico si aspetta la sua consacrazione ma non sarà facile con un Bonaventura così e ora con Cerci