Superpippo l’implacabile a caccia del vice Menez
Inzaghi ha tagliato ben cinque attaccanti, da Balotelli a Torres. Adesso in bilico c’è Pazzini, con Niang già escluso
Vita dura per gli attaccanti qui al Milan. Pippo Inzaghi da quando è diventato allenatore ne ha «tagliati» ben 5 nel giro di pochi mesi: Balotelli, Kakà, Robinho, Matri e Torres. Niente male per un tecnico che, evidentemente, dall’alto del piedistallo dei suoi 316 gol segnati da professionista è tanto attento quanto esigente proprio in fase offensiva dove non accetta compromessi. Tant’è che il capocannoniere della squadra rossonera è in questo momento Menez che ha già battuto (con 8 reti), ancora prima del giro di boa del campionato, il suo record personale di gol (7) fra Serie A e Ligue 1. VICE-MENEZ. L’addio di Torres dovrà in qualche modo essere supportato con un sostituto. A maggior ragio- ne se anche Pazzini, che ha buone richieste in Serie A e dall’estero, dovesse a sua volta togliere il disturbo. C’è anche Niang a referto ma viene considerato poco o nulla da Inzaghi che non lo vede neppure come esterno dove ormai c’è fin troppa abbondanza dopo l’arrivo di Cerci e l’avanzamento di Bonaventura. Ci sono difficoltà regolamentari (terzo trasferimento stagionale) per il Chicharito Hernandez (Real Madrid) come è già tramontanta l’ipotesi Destro. Un attaccante che piace, da sempre, al Milan che, però, dovrebbe garantire al club giallorosso un indennizzo piuttosto robusto (20 milioni di euro) pur dilazionato con un anticipo di almeno 5-6 milioni di euro. ALTERNATIVE. Anche questo invernale sarà un mer-
Menez, 27 anni e Inzaghi, 41 anni cato low cost per il Milan. È di fondamentale la fase di dismissioni (sono almeno 3-4 gli esuberi) anche se potrebbe congedarsi in anticipo Van Ginkel che, dopo il secondo grave infortunio in pochi mesi qui al Milan, nuto in «sala d’attesa» per qualche giorno quando non si sbloccava la situazione di Torres. CERCI. Dopo aver praticamente ceduto Torres con un certo anticipo rispetto al percorso inverso di Cerci, sembra che il Milan debba fronteggiare un altro problema. Il prestito di Cerci è garantito per i prossimi 18 mesi (scadenza 30 giugno 2016) in coincidenza con quello dell’Ispanico a meno che nella sessione estiva del 2015 l’Atletico non riceva un’offerta irrinunciabile per vendere il calciatore a titolo definitivo a un terzo club. A quel punto, il Milan o dovrà pareggiare l'offerta o dovrà lasciare andare Cerci dopo appena 6 mesi dal suo ingaggio.
Ora si riparla di Mitroglou, trattato in agosto Operazione Cerci con un’ombra...