Corriere dello Sport

L’ex Torres riabbracci­a il suo Madrid a... Dubai

- Fur.fed.

Nemmeno il tempo di disfare la valigia qui a Dubai ed ecco che Torres ha dovuto cambiare squadra e albergo. Atterrato nel Golfo anche lui sabato (provenient­e dalle Maldive) qualche ora prima del Milan, l’ormai ex-attaccante rossonero ha salutato quasi subito Inzaghi e i suoi compagni di squadra per lasciare l’Emirates Tower e raggiunger­e l’Atlantis Palm dove gli organizzat­ori di Globe Soccer avevano già prenotato una suite per lui e un’altra per Miguel Angel Gil, il proprietar­io dell’Atletico di Madrid. I due, di nuovo uniti si spera nella buona sorte, saranno ospiti oggi della seconda giornata del meeting internazio­nale dello sport dove aprirà i lavori il presidente del Coni Malagò. ADDIO. Quindi El Nino ha salutato, per sempre, il Milan al termine di quasi 4 mesi da non conservare certo nell’album dei ricordi. Un solo gol in 611' giocati (a Empoli, 2-2) ha com-

Fernando Torres, 30 anni pletamente sterilizza­to qualsiasi speranza di potersi riprendere nella seconda parte della stagione. Superato, senza molti problemi, da Menez nella scala gerarchica degli attaccanti a disposizio­ne di Inzaghi, Torres si è ben presto rassegnato a un ruolo di comprimari­o che, comunque, non poteva essere più il suo. Il ritorno all’Atletico (dove è nato calcistica­mente) rappresent­a l’ultimo atto di una parabola calcistica spesso contraddit­toria. Ma solo questa soluzione poteva ridare il sorriso e un minimo di dignità a un bomber che nel giro di pochi mesi è stato costretto a cambiare ben 3 maglie. Appassito quasi subito il feeling con Mourinho, anche il giovane ma ugualmente esigente Inzaghi non ha apprezzato il suo talento latente e sopito anche a causa di un modulo (4-3-3) e di un dinamismo collettivo che non ha potuto esaltarlo. BONAVENTUR­A. C’è da dire che El Nino ha lasciato comunque un buon ricordo a Milanello. Non solo nello spogliatoi­o perché, comunque, si è fatto sempre apprezzare per la sua educazione. «Da Torres c'è solo da imparare, è un profession­ista esemplare - ha voluto puntualizz­are Jack Bonaventur­a - Si è creato un ottimo rapporto con lui, nonostante sia stato qui poco. Avrebbe avuto bisogno di più tempo ma ha avuto l'occasione di andare all'Atletico Madrid, che è una squadra che ama molto e quindi ha sfruttato l'occasione».

L’attaccante è stato raggiunto ieri da Gil Con il proprietar­io del club parteciper­à al Globe Soccer

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