Mistero Destro Gioca e segna ma è in bilico
Garcia non riesce a “convertirlo” al suo gioco Però costa troppo per andare via a gennaio
La vera domanda riguardo a Mattia Destro non è che cosa non va. E’ perché molti sono così convinti che ci sia qualcosa che non va. Dicono che l’allenatore Rudi Garcia non gli dà spazio. Beh, vediamo. In campionato, Destro conta 13 presenze in 16 giornate, contro le 11 presenze di Francesco Totti. Questi ha disputato 742 minuti, esattamente mezz’ora - mezz’ora,non una vita - più di Destro.
Le cose cambiano in Champions League: 5 presenze e 365 minuti per Totti, 2 e 111 mi- parlare tutti. Per esempio, abbiamo taciuto dei 6 assist di Totti contro gli zero tondo di Destro. E naturalmente della continua presenza del capitano dentro, attorno, sopra il gioco.
Un fatto, concreto quanto qualsiasi numero, è che senza Totti la Roma si affloscia nella prevedibilità mentre con Destro tende a liquefarsi, perde consistenza, già allungata com’è dai difensori centrali che per quanto bravi tendono ad arretrare. Non c’è autentica contrapposizione tra Totti e Destro. Anzi, adesso che Gervinho molla tutto e va in Africa per un po’ Garcia sarà costretto a reinventare i modelli d’attacco della squadra.
Così per Destro arriverà un’altra occasione di far ricredere sul suo conto il tecnico, che fondamentalmente lo considera estraneo al suo calcio. Che cosa desideri Garcia da un centravanti è stato chiaro a Monaco, quando ha schierato Destro sicuro di poterlo convertire: desidera che sappia sì segnare, e di questo il ragazzo è ampiamente capace, ma pure di correre faccia alla porta, oppure di essere una punta civetta, in grado di arretrare e diminuire la densità di popolazione nell’area avversaria. ATTESA. Un Jackson Martinez, come prima scelta. Anche Denis e Bergessio fanno al caso suo, quantomeno come rimpiazzi. Un Higuain sarebbe il massimo. Destro vorrebbe essere il massimo, però si è reso conto che snaturarsi non gli conviene. Lui è il maestro dello smarcarsi in area. Persino anticipare la difesa sul palo vicino all’azione, come Garcia ha fatto notare, gli pesa.
Per questo a giugno la Roma farà a cambio con un’altra punta centrale, tratta da una lista in cui Martinez occupa il numero uno e Higuain il numero zero, nel senso che pre- sumibilmente resterà un bel progetto irrealizzabile. Mentre Destro troverà un allenatore che non gli dica esplicitamente di ritenerlo adatto solo alle partite più semplici. Basta tenere duro ancora cinque mesi. Destro ha già perso molto tempo per colpa di un ginocchio e non intende sciupare altra vita.
Deviazioni, scorciatoie non se ne vedono. Nessuno in questo momento offre per Destro i 20 milioni che la Roma chiede. Tantomeno l’attaccante di pari statura che alla Roma serve e che non sembra essere El Shaarawy. A ogni buon conto gli agenti di Destro s’incontrano con il direttore sportivo Walter Sabatini nelle prossime ore. Hanno anche altre faccende di cui discutere e riguardano Cole e Astori. Si vedrà, si acolterà. C’è un mese intero di mercato davanti. Ma pure poco denaro nelle tasche di tutti. E’ il bottino raccolto lo scorso anno da Mattia Destro in 20 presenze. Il giocatore saltò le prime 14 gare per infortunio. La cifra chiesta l’estate scorsa dalla Roma al Milan, che si era fatto avanti per acquistare Destro.
Mattia Destro, 23 anni, è sempre al centro delle indiscrezioni di mercato
A breve un incontro tra club e agenti Molto probabile una separazione la prossima estate Il giocatore non sopporta di essere considerato una punta adatta solo a gare particolari