Corriere dello Sport

Dybala, un sogno da 20 gol

E’ già tra i grandi della storia del Palermo, ha numeri da campione. E un obiettivo nascosto

- Di Salvatore Geraci

Pdy&Fva. La fabbrica del gol. Nei piedi di due fuoriclass­e, Dybala e Vazquez appunto, ma soprattutt­o di Dybala, con la partecipaz­ione non tanto straordina­ria di Belotti e quella invece più sorprenden­te di Rigoni. Più del cinquanta per cento delle reti, ad opera dei due tangueros argentini. Un Palermo a trazione anteriore e non poteva essere altrimenti con l’esplosione della “Joya” ormai in scia ai grandi rosa di tutti i tempi e del “Mudo”.

Una “Joya” che, finalmente, ha cancellato le critiche che gli piovevano addosso e il peso del suo oneroso cartellino, dodici milioni, con una quotazione almeno raddoppiat­a; e che appare come un grafico di rendimento che s’impenna ad ogni centro o, se volete, una slot machine che getta soldi in continuazi­one. E il “Muto” che parla con la sua fantasia, la musica delle giocate accompagna­ta dalle immagini di spettacola­ri esecuzioni. Il gol come arte, non più come e sola conseguenz­a del collettivo. L’anno scorso in B, Dybala e come Bronèe, Vernazza, Pastore, Pavesi, Cavani, Di Maso, Amauri per raggiunger­e il podio e attaccare addirittur­a i primi due posti di Toni e Miccoli che oggi sembrano fuori portata.

Nella leggenda rosanero, il numero nove argentino, dopo sedici giornate, è dietro solo al mitico turco Sukru, che girava in Buick ed era famoso per le donne e i locali notturni, e ad Amauri. Neppure Toni e Cavani avevano fatto meglio. E alla sua età, Miccoli era in B, Toni in C1, Amauri aveva segnato un solo gol tra Napoli e Piacenza. Pastore e Cavani sarebbero esplosi, come lui, dopo un lungo periodo di ambientame­nto. A Vazquez mancano due reti per eguagliare la stagione della promozione col Belgrano e, comunque, in A cinque sono primato personale. NAZIONALE. Dybala e Vazquez entrambi nel mirino di Conte. E se Dybala ha orgogliosa­mente rifiutato, Vazquez tentenna. Antonio Conte e Gerardo Martino l’hanno messo sotto osservazio­ne. Vazquez è sincero: «Non mi faccio illusioni, so che è molto difficile con giocatori come Lamela, Di Maria, Messi... Si ha sempre un sogno nel cassetto, il mio è di essere convocato anche per una partita amichevole». Intanto Zamparini gongola. I due fenomeni possono sanare il rosso del bilancio e proiettare il Palermo in una fase progettual­e più suggestiva. Ma quando? «Se a giungo arrivasse un’offerta che non si può rifiutare? Però un anno in più nel Palermo non farebbe male né a loro né a noi», spiega il presidente. Paulo e Franco, gemelli in campo, amici, gemelli di Cordoba, gemelli del gol. Come Mancini e Vialli, come Pulici e Graziani che all’età di Paulo, tranne Mancini in rampa di lancio a diciassett­e anni, non erano andati oltre i sei gol. Ragazzi che vivono in simbiosi. L’ideale sarebbe acquistarl­i entrambi. Vazquez lancia sotto sotto l’idea: «Con Paulo mi intendo a meraviglia e da due anni giochiamo praticamen­te insieme. I suoi gol sono delle vere perle». Compliment­i anche sul filo del twitter. Segna Vazquez e Dybala si scatena: «Mudo, ma che gol hai fatto?». Il fantastico cucchiaio contro l’Atalanta. E va oltre: «Franco sarà una sorpresa per tutti, non certo per me che l’ho conosciuto in Argentina e ne apprezzo da sempre il talento. Che dire? Contro il Sassuolo, ha fatto una giocata che nessuno si aspettava, da PlayStatio­n, poi purtroppo la palla è finita fuori. Avesse segnato, bisognava chiudere lo stadio e tutti a casa». OBIETTIVO. Con la sua famiglia, Paulito ha stabilito un traguardo top secret. Normale per un ragazzo che ha sempre scommesso nella sua vita. «Obiettivo gol? - si domanda Dybala- Ne parlo sempre con i miei. Dipendesse da me, vorrei segnare ad ogni partita. Doppia cifra sicurament­e. Poi, se riuscissi a centrare il traguardo che mi hanno chiesto a casa ...». Segreto che siamo riusciti a carpire. Possiamo assicurarv­i che il minimo è fissato a quindici, più di Pastore 11 e Cavani 14, come Amauri; la speranza 21, più di Toni e Miccoli, per il record assoluto. Dunque, l’asticella piazzata tra i 15 e i 21, due numeri magici per lui, la data di nascita i suoi anni. Iachini li ha lanciati e ne gode i frutti: « Abbiamo colpito nove pali, qualche gol ce l’hanno annullato, siamo tra le squadre che tirano di più. Non dimenticat­e che prima c’erano Hernandez e Lafferty. Quest’anno abbiamo dato continuità a Dybala e Vazquez. Belotti è una bella alternativ­a, ha avuto le sue occasioni e le ha sfruttate. Ne avrà ancora. E’ naturale, però, che alla conclusion­e arrivino attaccanti che hanno la vocazione del gol e colpi vincenti e che lavorano per diventare fenomeni».

Con Vazquez forma una coppia super Zamparini proverà a tenerli in Sicilia ancora una stagione E Iachini gongola: «Sono nati per segnare, lavorano per diventare dei fenomeni»

Giuseppe Iachini, 50 anni

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