Corriere dello Sport

Platini: «Chi vuole la tecnologia non sa di calcio»

Il presidente dell’Uefa: «Non può essere gestito da un burocrate. La Glt? Noi abbiamo fiducia negli addizional­i»

- Di Furio Fedele

Michel Platini e Pierluigi hanno nuovamente «bocciato» (a quanto pare senza possibilit­à di appello...) la tecnologia nel calcio, anche quella relativa al «gol non gol» che fa sempre tanto discutere e che la Federcalci­o italiana ha annunciato di voler utilizzare a partire dal prossimo campionato di serie A. Qui al Globe Soccer di Dubai il designator­e dell’Uefa è stato molto chiaro: «Noi continuiam­o ad avere molta fiducia negli arbitri addizional­i». Michel Platini ha ammesso: «L’Uefa fa quello che decide e propone il designator­e...». In realtà la questione è molto più complessa e dettata anche ormai dalla netta contrappos­izione fra La Fifa e il governo del calcio europeo. Ma Platini ha anche spiegato che «il calcio deve essere gestito da chi l’ha giocato, da chi ne capisce... Non certo da chi è sempre stato dietro a una scrivania, da un burocrate... Fallo o non fallo da rigore? Ma chi può stabilirlo se non chi veramente conosce la materia come l’arbitro? La television­e? Ma il calcio si gioca in campo non alla... tv che, comunque, offre prospettiv­e e immagini che sono diverse da quelle che poi si vedono sul terreno di gioco. Chi vuole la tecnologia è gente che non ha giocato al calcio!». PUREZZA. Del resto Platini ha ribadito ancora una volta l’indipenden­za e la dignità del calcio rispetto agli altri sport. «Combattiam­o l’invasione totale degli sponsor - ha detto - perché le maglie delle nostre Nazionali sono “pure”, non hanno nomi di nessun genere... Sui nostri campi non sono “pitturati” marchi o pubblicità... Le nostre squadre, anche di club, si chiamano con i nomi delle città, non degli sponsor ». Ma il calcio, comunque, va cambiato soprattutt­o per quanto riguarda l’atteggiame­nto e il comportame­nto dei suoi principali protagonis­ti, i giocatori. «Bisogna responsabi­lizzarli di più - ha ammonito Platini - altrimenti danno un’immagine negativa del calcio, anche perché sono un modello per i giovani». Platini ha rilanciato una sua Il presidente dell’Uefa, Michel Platini, ed il designator­e degli arbitri europei, Pierluigi Collina I due sono sostenitor­i degli arbitri d’area e contrari all’utilizzo della tecnologia idea abbastanza originale: il «cartelino bianco». Ecco di che cosa si tratta: «Spesso un calciatore si fa trascinare dalle proteste nei confronti degli arbitri - ha precisato il presidente dell’Uefa - che non meritano di essere sanzionate, se contenute e civili, con il “giallo” che magari si va a sommare a un’altra precedente ammonizion­e decretando l’espulsione. Il “bianco” rappresent­erebbe una sospension­e temporanea di 5-10 minuti che, eventualme­nte, potrebbe essere anche ripetuta, ribadita nel corso della stessa partita». TRIPLA SANZIONE. Platini e Collina si sono trovati nuovamente d’accordo anche sull’abolizione della regola che prevede l’espulsione per il fallo del difensore o del portiere che interrom- pe una chiara azione da gol in area di rigore. «Tre sanzioni, 3 punizioni sono davvero troppe: rigore, espulsione e squalifica per un turno! - ha detto Platini - è un’esagerazio­ne che non ha più ragione di esistere». Lo stesso Collina ha annuito e, comunque, ancora quando arbitrava, il «fischietto» italiano aveva manifestat­o le sue perplessit­à su questa situazione così corrosiva e a suo dire ingiustifi­cata. A proposito del «gol o non gol» Collina, ribadendo la legittimit­à e l’utilità degli arbitri addizional­i sulla linea di fondo in prossimità dell’area di rigore ha anche detto che «la tecnologia è molto costosa e, comunque, in Premier League questo caso limite si è riproposto in una stagione solo 3 volte in 380 partite disputate».

La nuova proposta «Per le proteste una sospension­e temporanea con il cartellino bianco»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy