Corriere dello Sport

Orgoglio Lube Modena s’inchina

SUPERLEGA Giuliani trova l’assetto giusto per rimontare gli emiliani fermati dal muro e da Kurek. Trento, regina d’inverno

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tezza sottorete hanno fatto il pari con il perentorio 70% del connaziona­le Stankovic e con la giornata forse più bella dello schiacciat­ore polacco Kurek. E’ lui che ha decisament­e rovinato i piani modenesi (nel quinto set) ma anche quando la Lube stava accusando cedimenti evidenti mentali e tecnici. C’era stato il parziale superstar (il primo) di Parodi ma poi, dall’altra parte della rete Petric (bravo in battuta e puntuale riferiment­o offensivo), il centrale Verhees (71% finale) avevano dato nuovi impulsi al team modenese con il regista brasiliano Bruno (sotto gli occhi di papà Bernardinh­o) che faceva crescere il gioco offensivo e anche con un discreto Vettori. LE VARIANTI TATTICHE. Scossone Lube anche per scelte complicate ma risultate positive. Giuliani, dal secondo set ha giocato la carta Kovar opposto, ma ha psicologic­amente dosato Sabbi, poco incisivo, facendogli lentamente lasciare il palcosceni­co mentre intorno cresceva la voglia matta di Podrascani­n e soci. « Eravamo in ‘banana’, non possiamo negarlo - sorride il capitano -. Niente alibi ma i lunghi viaggi, qualche pallone sfortunato e magari prestazion­i non al meglio avevano portato una Lube ferita e vogliosa alla serata più difficile».

Però troppi errori, per esempio quella palla di Baranowicz che ha chiuso il terzo set? « E’anche colpa mia. L’attaccante che deve perfeziona­re un eventuale alzata non al meglio. Ma quel terzo set perso sul filo di lana ci ha dato la spinta per rovesciare ogni pronostico. E adesso, credetemi: la svolta Lube è arrivata». E così, dopo essersi alternate in vetta per tutto il girone d’andata, Modena e Treia (che potrebbero ritrovarsi in semifinale di Coppa Italia) sono state superate allo sprint da Trento, che a sorpresa chiude al comando la fase ascendente della regular season.

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