Treviso, rimonta che vale il derby
Hayward & C. con il cuore battono le Zebre a Parma in Celtic League
La meta segnata dal figiano Henry Seniloli, 25 anni in cui le Zebre si sentono a casa (gran pubblico). I Leoni non vincevano dal 12 aprile (45-27 al Newport), venivano da due sconfitte devastanti (0-67 a Northampton, 0-48 a Edimburgo) e affrontavano le Zebre con un organico decimato in prima linea e in mediana (Gori e Lucchese ko per l’influenza). Hanno prevalso schierando l’unico giocatore che non si trova sul mercato: il cuore, appunto.
Treviso è andata subito sotto, mostrando le lacune difensive che l’hanno relegata all’ultimo posto in Celtic, ha saputo stringere i denti, aggrappandosi al piede del neozelandese Hayward (6/6) e capovolgendo l’equilibrio psicologico del match con una beffarda meta d’intercetto del figiano Seniloli, che non vedeva il campo da tre mesi.
Nel finale l’ultima svolta in quattro minuti: al 30’ st Haimona ha fallito il (facile) piazzato del 19-19 e poco dopo un break di Campagnaro ha creato i presupposti per la meta della staffa di un Minto pienamente ritrovato. Zebre superiori in conquista, per organico e anche per occasioni create, ma punite da presunzione, fragilità psicologica e incapacità di concretizzare.
Il derby italiano, ahinoi, non incide nella classifica di Celtic, ma doveva dare segnali in vista del Sei Nazioni. Beh, non c’è granché da stare allegri. Tanti gli azzurri sotto tono, altri in palla ma egoisti o a corto di fondamentali (vedi Sarto e Venditti). Da promuovere solo il rinato Minto, il combattivo Manici, il Chistolini del primo tempo. Un po’ poco.