Icardi, che tradizione contro la Juve Ha segnato quattro gol in tre partite
Mauro Icardi, 21 anni, 8 gol in campionato quell’occasione (3-2). La passata stagione, invece, gli furono sufficienti appena 5 minuti dal suo ingresso in campo a metà ripresa per firmare il momentaneo vantaggio dei nerazzurri in un Inter-Juve terminato 1-1.
Ieri Medel, Osvaldo, Campagnaro e Guarin, assenti a Marrakech, sono tornati in gruppo mentre Palacio ha lavorato a parte continuando il programma di rafforzamento della caviglia iniziato durante le vacanze in Argentina. Assente Nagatomo, in Coppa d’Asia. C’erano invece Puscas e Bonazzoli. Fuori dai cancelli alcune tifose hanno incitato la squadra con uno striscione benaugurante per il 2015. Oggi doppia seduta. «A me piacciono le sfide difficili e non amo conquistare qualcosa e sentirmi dire che ci sono riuscito perché tra gli avversari mancava questo o quello. Tevez, Pirlo, Pogba e gli altri campioni hanno tutti una loro importanza nella Juve e sono felice se martedì ci saranno».
Il motivatore «Da tempo ho un mental coach che mi aiuta a sfruttare in pieno ogni risorsa»
Come finirà Juventus-Inter? «Niente pronostici. Dico solo che finirà bene per noi».
Le prospettive «Il terzo posto è distante sei punti Troppi? No, con il San Paolo vinsi il titolo da -11»
Le piace la nuova mentalità che vi sta trasmettendo Mancini? «Molto. Lui ci chiede di giocare sempre la palla e di pressare alto, indipendentemente dal nome dall’avversario».
La Lazio «I suoi risultati non mi hanno sorpreso. Che bravo Felipe Anderson: ha grandi mezzi»
Con il Mancio in panchina puntare al terzo posto è più facile anche se questo obiettivo è distante 6 punti e avete tante squadre davanti? «Quando ero al San Paolo una volta nel girone di ritorno abbiamo recuperato 11 punti e abbiamo vinto il titolo. Ecco perché dico “Tutto è possibile per chi ci crede”. A questa Inter manca poco per fare il salto di qualità e me lo confermano le statistiche di possesso palla e occasioni da gol create. Dobbiamo solo subire qualche rete in meno». E magari avere una maggiore continuità di rendimento... «A volte facciamo un bel pri-