Corriere dello Sport

«Milan, scusa il ritardo»

Ecco Cerci: «Volevo solo il club rossonero». Slitta il debutto

- di Pietro Guadagno di Enrico Marini

Giovedì sera, al suo arrivo a Milano, se l’era cavata con un dribbling («Sono cose private e non mi va di parlarne»), ma ieri, al temine delle visite mediche sostenute alla “Madonnina”, Cerci non si è sottratto quando è saltata nuovamente fuori la

È molto difficile che possa giocare martedì a San Siro contro il Sassuolo I tempi sono stretti

parola Inter. « Anche il club nerazzurro era interessat­o a me, insieme ad altre squadre - ha spiegato -. Ma il mio obiettivo era quello di arrivare qui, ora ci sono e sono molto felice. Non sono nate altre trattative e io non ho dovuto scegliere il Milan. Il Milan mi voleva e io volevo il Milan e basta». Una risposta obbligata e inevitabil­e, al di là di come siano andate effettivam­ente le cose in quei giorni caldissimi che hanno preceduto il Natale. SASSUOLO. E per il Diavolo, Cerci è stato un regalo graditissi­mo. Che però, a meno di sorprese, non verrà scartato alla Befana. Sono risicatiss­imi, infatti, i tempi per completare il suo tesseramen­to. Tenuto conto che il mercato in Italia aprirà soltanto lunedì e che il transfer dalla Spagna, con una Federazion­e tutt’altro che rapida in fatto di burocrazia, dovrà arrivare almeno 24 ore prima dell’inizio di Milan-Sassuolo, quindi entro le 15, rischiano di essere troppi i passaggi da completare nel giro di pochi giri di lancette. E allora, se le previsioni saranno rispettate, il debutto in rossonero di Cerci rischia di essere davvero molto particolar­e, visto che dall’altra parte si troverà il suo Torino e quel Ventura che è stato il tecnico che più l’ha capito e fatto rendere nella sua carriera. RITMO PARTITA. Nel frattempo, come anticipato, il nuovo attaccante di Inzaghi ha sostenuto e superato le visite mediche. Ieri mattina, con regolare cerchietto tra i capelli, a differenza del suo sbarco la sera prima, si è presentato perfino in anticipo in clinica. « Non vedo l’ora di iniziare. Darò tutto me stesso per questa nuova avventura, ho sensazioni ottime», ha detto prima di entrare. « Arrivo al Milan con spirito di sacrificio. Voglio giocare e fare il meglio per la squadra. Fisicament­e sto bene, in questi mesi mi sono sempre allenato. Probabilme­nte mi manca solo il ritmo partita», ha aggiun-

«Mi sono allenato sempre. Arrivo motivatiss­imo» Oggi l’attaccante incontra Berlusconi

to all’uscita. BERLUSCONI. Alle 14.30, l’exgranata ha varcato i cancelli di Milanello, trovando ad attenderlo diversi tifosi. Dentro la club-house il primo incrocio è stato con Poli e De Sciglio, volti noti perché già compagni in Nazionale. Poi è stato il turno di Inzaghi, raggiunto direttamen­te nel suo ufficio. Il tempo di scambiare qualche chiacchier­a (dopo quelle già avute al telefono) e il tecnico l’ha portato nello spogliatoi­o per presentarl­o al resto della squadra. Sul campo, però, Cerci è uscito da solo, o meglio assieme ad un preparator­e atletico che l’ha seguito mentre svolgeva un leggero lavoro atletico. Per il primo vero allenament­o con i nuovi compagni, è probabile che a questo punto si debba attendere fino a domani, visto che l’attaccante stamattina (appuntamen­to alle 9.30) sosterrà i test di MilanLab, mentre Inzaghi ha convocato i suoi per le 11.30. Quello di oggi, però, sarà comunque un giorno speciale, visto che alle 14 nel centro sportivo rossonero è atteso pure Berlusconi, che sfrutterà la sua visita numero 17 in stagione per conoscere il nuovo acquisto. ATTESA. Sistemata definitiva­mente la pratica Cerci, con ogni probabilit­à il mercato Milan entrerà in una fase di stand-by. Galliani, infatti, intende capire che margini di manovra gli potranno regalare alcune uscite. Ad esempio, su Niang, oltre a quello dell’Udinese, c’è il concreto interesse dell’Olympiacos. Ma sembra che solo l’addio di Pazzini possa accelerare le grandi manovre per un nuovo centravant­i. Anche se davanti ad una buona occasione (Destro il grande sogno) certi piani potrebbero cambiare. La prima conferenza stampa dell’anno per il Cholo è stata caratteriz­zata da sette domande su otto relative al ritorno di Fernando Torres, partito da Madrid nell’estate del 2007 come una stella e riatterrat­o nella capitale spagnola alla disperata ricerca di ritrovare la vena del gol. Eppure il ritorno del ‘Niño’ ha riempito pagine e pagine dei giornali spagnoli e mandato in solluccher­o il popolo colchonero. CONCORRENZ­A IN PRIMA LINEA. Davanti ai microfoni Simeone prima definisce come “positivo” l’arrivo di Torres, anche se poi ridimensio­na un po’ «sono contento perché con lui recuperiam­o profondità in attacco. Spe-

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Cerci, 27 anni, durante le visite mediche
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