Tutto su Shaqiri Mancio ha fretta
Il tecnico rassicura lo svizzero: sarà un pilastro Ieri incontro con l’entourage. Ausilio stringe i tempi
L’Inter ieri ha accelerato per Xherdan Shaqiri e ha incontrato l’entourage dello svizzero facendo chiaramente capire che è lui l’obiettivo numero uno per completare il pacchetto degli esterni offensivi dopo l’arrivo di Podolski. Il ds Ausilio sa che la concorrenza della Juventus (più soft), ma soprattutto del Liverpool è temibile e non vuole né temporeggiare né che si scateni un’asta. Per questo in una settimana, massimo 10 giorni, spera di avere le idee più chiare sulla fattibilità dell’operazione. Il viaggio di mercoledì che i rappresentanti dell’attaccante faranno a Monaco servirà per avere più certezze, ma l’Inter è convinta che il “colpo” sia fattibile e intende andare fino in fondo alla trattativa. VERTICE E OFFERTA. Il direttore sportivo nerazzurro ieri mattina ha parlato con il fratello di Shaqiri, Erdin, con un consulente finanziario della famiglia e con Ulisse Savini, l’agente Fifa che sta tenendo i contatti con il Bayern Monaco. Il vertice alla Pinetina è durato un paio d’ore. In corso Vittorio Emanuele l’affare Shaqiri era già caldo la scorsa estate, ma allora le pretese dei bavaresi, che poi decisero di toglierlo dal mercato, erano troppo alte. Adesso invece il Bayern parte da una richiesta di 15 milioni perché ha capito che lo svizzero non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2016. L’Inter ha una valutazione iniziale più bassa, intorno ai 12 milioni, ma si è tenuta margine per un rilancio magari inserendo qualche bonus legato ai risultati raggiunti dalla squadra. Trovare un accordo sulla base del prestito con riscatto obbligatorio non dovrebbe essere impossibile anche perché pure il club campione di Germania ha capito che questa è la soluzione più praticabile. I tedeschi, però, pretendono l’obbligo di riscatto e non accettano il semplice diritto di riscatto per non trovarsi in una situazione scomoda la prossima estate. Di certo c’è che il Bayern realizzerà comunque una plusvalenza perché lo aveva pagato 11,8 milioni di euro nel 2012 e ha già ammortizzato oltre la metà della spesa. Ecco perché potrebbe essere malleabile sul numero delle rate per il pagamento e magari anche sulla cifra del prestito che l’Inter, a corto di liquidi, vorrebbe tenere bassa. Capitolo ingaggio: lo svizzero guadagna 2,5 milioni e vorrebbe veder salire gli emolumenti, mentre Ausilio frena e la Juventus come ingaggio potrebbe essere più convincente. MANCINI PREME. Nell’incontro di ieri anche Mancini ha parlato con i rappresentanti di Shaqiri e li ha voluti rassicurare sulla centralità che Xherdan avrebbe nel progetto. Ha spiegato che lo segue e lo ammira da tempo, ma ha accennato anche a come lo impiegherebbe nel 4-2-3-1. Insomma, il tec- nico che per lo svizzero stravede si è giocato le sue carte. JUVE E LIVERPOOL. Il clan di Shaqiri ieri pomeriggio ha poi incontrato i dirigenti della Juventus anche se da corso Vittorio Emanuele non confermano il summit. I bianconeri puntavano sul prestito con diritto di riscatto e in questo momento hanno altre priorità. E il Liverpool? Voci contrastanti: si parla di un’offerta per l’acquisto immediato da 14 milioni, ma dall’Inghilterra arrivano secche smentite perché dopo le spese estive (oltre 100 milioni) le casse dei Reds sono vuote.
Il Bayern deciso a cedere l’esterno ma vuole incassare Liverpool e Juve restano in agguato
CENTROCAMPO E VIDIC. Ausilio ha rimandato di un’altra settimana il discorso relativo alla mediana. Per sferrare l’assalto a Lucas Leiva attende che non sia più fondamentale per i Reds. Per Lassana Diarra la risposta deve arrivare dalla Fifa, mentre per Susic, obiettivo per il 201516, il faccia a faccia con il ds dell’Hajduk e con lo scopritore del ragazzo, Rapaic, andrà in scena dopo Juventus-Inter. L’arrivo di un nuovo difensore centrale ci sarà solo se Vidic troverà un’altra squadra. L’ex United si sta guardando intorno. Un ritorno a Manchester è una possibilità, ma in generale in Premier ha estimatori. Da non scartare del tutto neppure la soluzione Juve.