Giovinco spina Juve, minusvalenza da record
- E’ il mercato di Giovinco, in un certo senso. Il piccolo attaccante bianconero ha praticamente raggiunto uno status importante, quello di svincolato (ovviamente da giugno), libero però di trattare già dal 1 febbraio il proprio futuro altrove. Una tattica, quella di Giovinco e del suo procuratore, Andrea D’Amico, studiata per rilanciare la punta, che con Allegri ha avuto poca fortuna. NIENTE RINNOVO. Non a caso la ‘formica atomica’ finora ha rifiutato proposte di rinnovo. La situazione però non è semplice, perché la Juventus, come è logico, cercherà di monetizzare questi sei mesi prima di perderlo a zero e lo può fare in due modi, con una cessione secca (improbabile), tenendo conto che il valore del giocatore si aggira sui 10 milioni, oppure con un prestito di sei mesi a una squadra (anche italiana, esempio la Fiorentina), che assicuri poi a Giovinco un ingaggio da giugno in poi,
Sebastian Giovinco, 27 anni a condizioni favorevoli per entrambi, perché il club che lo acquista lo fa gratis e l’attaccante bianconero potrebbe chiedere e ottenere un rialzo dello stipendio, arrivando a 3 milioni. Gli estimatori stranieri in grado di sborsare simili cifre ci sono: Arsenal, Marsiglia, Monaco, Tottenham, soprattutto tesserando un parametro zero. MINUSVALENZA BIANCONERA. Giovinco resta il caso più clamoroso di minusvalenza da tre stagioni e mezzo, da quando cioè la gestione Marotta ha inanellato soltanto operazioni di mercato eccellenti, non sbagliando un colpo, mentre sull’anno precedente (per non parlare dei disastri della gestione antecedente, vedi Melo, Diego, Amauri) gravò come un macigno la svalutazione di Elia, Krasic, Martinez, per citare i casi più celebri. Gio- vinco fu una richiesta esplicita di Conte, che credeva nelle sue doti e lo difese fino all’ultimo, continuando a considerarlo anche in chiave azzurra: dopo una stagione di comproprietà a Parma, venne riscattato per 11 milioni per la metà. Se la Juventus riuscisse a venderlo oggi realizzerebbe una cifra magari di poco inferiore ai 10 milioni, ma almeno ridurrebbe la perdita. Così, sarà già tanto se i bianconeri riusciranno a realizzare un prestito oneroso (2-3 milioni), sempre che l’attaccante sia d’accordo sulla destinazione. Ma certamente, a parametro zero, l’asta italiana non dovrebbe mancare, perché Lazio, Fiorentina, Torino, Bologna, avevano manifestato interesse già da tempo.
Pagato 11 milioni, il fantasista potrà liberarsi in estate a zero lire. Marotta proverà a cederlo