Attacco da rinforzare? Il tecnico sogna Jackson Martinez a Trigoria
Giocatore per volontà popolare, la qual cosa nella visione del mondo di Jackson Martinez coincide con la volontà di Dio. Erano in molti a volerlo su un campo di calcio, onnipotenti o meno. Pedro Sarmiento, che lo ha allenato per primo e lo ha anche vestito per primo, prestandogli tutto dalla maglia ai parastinchi, girava per campetti. A Quibdò ce n’è uno particolarmente polveroso, particolarmente spelacchiato e particolarmente affollato. Ci giocava anche Jackson, in quegli anni lontani. Sottile come un grissino, altrettanto fragile e di conseguenza abile nell’evitare qualsiasi corpo a corpo, possibilmente portandosi dietro il pallone. Sarmiento veniva riconosciuto e aggredito verbalmente ogni volta che passava. Il ragazzo deve giocare al calcio, gli diceva la folla. Convincente la folla, convincente il ragazzo. Lo portò a Bucamaranga, tanto per cominciare. Pare che lì la gente fosse diversa e le parole anche. Dicevano a Sarmiento di non metterlo in campo. Quell’alberello di porcellana si rompe al primo urto, brontolavano. Sembrava a molti. Falcao, che ha la stessa età, girava per le Nazionali e Jackson non si scollava dalle serie minori. Ma cambia tutto molto in fretta. Jackson sostiene che basta avere fede in Dio. Nessuno è obbligato a essere d’accordo, ma
Jackson Martinez, 28 anni per lui ha funzionato. Dal 2010 al 2014 il colombiano è passato da uno stipendio di 140 euro al mese a uno di un milione all’anno e a valere 30 milioni. Anche 35, se fa fede quanto sta impresso nero su bianco nel contratto con il Porto. Falcao è partito con un po’ di vantaggio. Jackson ha approfittato della sua scia. Di tacco, di testa. Di velocità, di analisi, di furbizia. Mette dentro il pallone e prima ancora lo gioca, lo scambia, lo spinge. Se Garcia descrivesse un centravanti, sulla pagina si comporrebbe il ritratto a parole di Jackson Martinez. Intanto dal Portogallo lui si è accorto di quanto sia grande l’Europa. Un altro continente e una fretta di esplorarlo che a 28 anni diventa richiamo ossessivo.