Sau si mette nelle mani di Zola
Ha superato l’infortunio: ora il nuovo tecnico deciderà se farlo giocare, e in che posizione
Aspetta di ricevere buone notizie dal suo nuovo allenatore e intanto continua ad allenarsi con la massima concentrazione per farsi trovare pronto a una eventuale chiamata. Anno nuovo, vita nuova per Marco Sau che dopo due mesi di stop a causa di un infortunio muscolare all'adduttore lungo della coscia sinistra, è pronto a tornare in campo nella prima sfida del 2015. VOGLIA E ATTESA. L'ultima parola spetterà, ovviamente, a Gianfranco Zola, ma proprio per il neotecnico rossoblù, la punta barbaricina potrebbe rappresentare il primo rinfor- maglia della Juve Stabia e ora proverà a cambiare passo. La rabbia è sicuramente quella giusta perché probabilmente Sau si sente un po' responsabile dell'esonero di un tecnico che avrebbe potuto esaltare al massimo le sue qualità. Anche perché la partenza era stata discreta visto che nonostante il cambio di modulo e i tanti compagni nuovi, la punta isolana era riuscita in undici gare ad andare a bersaglio per quattro volte. Da lui ovviamente ci si aspettano altri numeri ma a mettergli i bastoni tra le ruote è stato questo fastidioso infortunio rimediato nella sfida del 9 novembre al Sant'Elia contro il Genoa. A dieci minuti dalla fine un movimento sbagliato nel tentativo di contrastare un avversario lo ha tradito e da quel momento è iniziato il suo calvario durato quasi due mesi. LA SCELTA. Ora che l'infortunio è ormai alle spalle, Sau si è messo al passo con i compagni anche se Zola nelle ultime sedute di lavoro gli ha risparmiato la fase finale degli allenamenti per evitare che qualche contrasto lo rimandasse ko. Niente amichevole contro il Lanusei mercoledì scorso e niente partitella contro la Primavera questa mattina ad Assemini, ma l'obiettivo dell'attaccante è quello di farsi trovare pronto per martedì a Palermo. Stadio che, tra l'altro, gli porta bene perché proprio al Barbera, Sau siglò la sua prima rete in serie A ri-
Marco Sau, 27 anni, attaccante detto Pattolino mettendo in corsa il suo Cagliari che era sotto di un gol contro i rosanero due anni e mezzo fa. Di sicuro, però, Zola non vorrà correre alcun rischio e se non dovesse ricevere rassicurazioni dallo staff medico, aspetterebbe di gettarlo nella mischia la prossima sfida al Sant'Elia contro il Cesena. Dopo due mesi di stop, infatti, non avrebbe senso affrettare il recupero di qualche giorno e correre il rischio di perdere il giocatore per altro tempo. LA POSIZIONE. Sau e i suoi gol mancano terribilmente alla squadra che però non può rischiare di perderlo ancora. La scelta sarà di Zola che dovrà anche decidere in che posizione schierarlo. Punta centrale o esterno d'attacco con un centravanti "mascherato" come Cossu a fare da trequartista? Nel fortino di Assemini si susseguono gli esperimenti che restano top secret e anche se l'indicazione dell'allenatore di Oliena è quella di non disperdere la mole di lavoro fatta da Zeman e ripartire dal tridente, non è detto che non possa apportare qualche correttivo per personalizzare il modulo. E in questa nuova visione della squadra, a Sau potrebbe toccare una nuova posizione, magari più arretrata, per sfruttare meglio le sue qualità tecniche e godere di qualche libertà in più rispetto a quelle che aveva da prima punta, imbrigliato dalla coppia di centrali avversari. Contro il Palermo o contro il Cesena se ne saprà di più ma intanto quello che interessa maggiormente a Sau è tornare in campo per dimostrare di poter tirare fuori, a suon di gol, il Cagliari dalle cattive acque in classifica.
Dopo due mesi di stop, con i suoi gol la punta sarda può essere il primo vero acquisto