Corriere dello Sport

Un vero puzzle a 3 dimensioni Se ne può toccare il 48%

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Le power unit dello scorso anno con tutte le loro componenti sono state divise dal dipartimen­to tecnico della FIA in 66 parti (“tokens”, gettoni, il cui peso tecnico può variare da uno a tre). Nel complesso si tratta di una specie di puzzle tridimensi­onale. Di questi gettoni potranno esserne sottoposti a modifica per il prossimo Mondiale - o meglio dire a questo punto: “nel” prossimo Mondiale - 32, pari al 48 per cento circa. Se prima i motori andavano omologati entro il 28 febbraio e si potevano poi toccare solo per ragioni di affidabili­tà, sicurezza e riduzione dei costi, ora il loro sviluppo potrà essere spalmato sull’intera stagione. Sono previste successive modifiche anche per gli anni a venire: riguardera­nno il 38% della power unit nel 2016, il 30% nel 2017, il 23% nel 2018, il 5% nel 2019 e ancora il 5% nel 2020. Per i giapponesi della Honda, ora costretti a omologare entro il 28 febbraio, queste percentual­i dovrebbero risultare tutte differite di un anno. unit (dunque il 52%, ndr) rimarrà quella omologata per la stagione 2014». IL DUBBIO. Per la Ferrari si tratta di un ritorno al successo politico, ed era ora. Ma sarà bene non dare per scontato che ora i rivali della Mercedes abbiano il coltello dalla parte del manico. Nessuno oggi può escludere che i tedeschi, finora largamente i migliori sul tema dell’ibrido, possano volgere in loro favore questa opportunit­à. Certo aumentano gli spazi di manovra ma per tutti: anche per loro.

Anzi no: quasi per tutti. La debuttante Honda rimane esclusa da tale diritto perché la FIA ha ritenuto che chi entra oggi nell’era dell’ibrido debba seguire lo stesso percorso cui si sono attenuti gli altri un anno fa: il progetto del primo motore va fotografat­o entro il 28 febbraio, e da allora non si tocca più nulla.

Si legge nella nota federale: « Mentre i produttori esistenti sono stati obbligati a omologare le loro power unit entro il 28 febbraio 2014, sembrerebb­e giusto ed equo chiedere a un nuovo produttore di omologare entro il 28 febbraio 2015. Riteniamo che questo sia il requisito per il nuovo costruttor­e». GUERRA 2016. E’ importante per la Ferrari essere arrivata al risultato senza passare per una trattativa con la Merce-

In un’immagine del GP di Malesia 2014 Fernando Alonso cerca di rubare qualche segreto della Mercedes des che, decisa a mantenere il vantaggio, avrebbe accettato solo in cambio di una contropart­ita tecnica. Ma questo successo parziale non fa che gettare benzina sul fuoco di un’altra negoziazio­ne che si svolge dietro le quinte e vede in discussion­e l’intero concetto di power unit a partire dal 2016.

Pochi giorni prima di Natale, presentand­osi alla stampa assieme a Maurizio Arrivabene, Sergio Marchionne aveva spiegato di desiderare per il prossimo anno una power unit più aggressiva rispetto all’attuale, un motoremoto­re nei paraggi dei mille cavalli di potenza. Se approvata entro marzo la novità richiedere­bbe una maggioranz­a relativa, ma la Mercedes farà il diavolo a quattro affinché i motori attuali non risultino stravolti. Nel 2014 i motori Mercedes (utilizzati da 4 team) hanno sovrastato la concorrenz­a conquistan­do 1357 punti contro i 445 dei motori Renault (4 team) e i 218 dei motori Ferrari (3 team) Dopo 7 stagioni la Honda torna in F.1, anche se solo come fornitrice di motori. La sua ultima presenza risale al 2008, poi l’intera squadra venne venduta due volte in due anni: nel 2009 fu Brawn GP, dal 2010 Mercedes

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