Preziosi si scusa col Genoa «Europa? Premi pagati...»
Il primo giorno di lavoro del Genoa è quello delle scuse di Enrico Preziosi alla tifoseria. In pochi hanno digerito lo smacco di una licenza Uefa non ottenuta, dopo aver sognato l'Europa League, finita alla Samp. Preziosi prende la parola e, idealmente, si pulisce la coscienza. «Ho anche dato i premi ai giocatori sapendo che non avremmo fatto l'Europa League. Per i tifosi è una grande ferita e ci metto la faccia, scusandomi ancora». AUTOFINANZIAMENTO. Speranze e sogni prima che il Genoa vada a sgobbare in Austria («Mi piacerebbe vincere la Coppa Italia»), stavolta da rispettare per quanto possibile. Ma anche un realistico bilancio su come vanno le cose. La sopravvivenza del Genoa non si può dare per scontata. «Dovremo autofinanziarci», annuncia il presidente rossoblù. Sacrifici inevitabili, come nel caso di Perotti: l'argentino dovrà essere ceduto. «Se vuole restare, posso andargli incontro. A parte il Watford, non abbiamo ricevuto altri segnali. Sicuramente prenderemo Cissokho».
OFFERTE. Il Genoa tra gli altri ha preso Goran Pandev. «Ma Perin e Rincon sono rimasti» ha deto Preziosi. Proprio Perin ci mette il carico di ironia: «La Roma non mi ha cercato, probabilmente non gli piaccio», dice il portiere dopo una visita di controllo nella Capitale, a Villa Stuart.