A EMPOLI I compagni ritirano la «10» di Tavano
Accolta l’idea lanciata da Maccarone per celebrare l’addio dell’idolo dei tifosi
Entrare nella storia di una società sportiva è certo un traguardo molto importante per un giocatore, ma penetrare nei cuori dei compagni di squadra e di un'intera città è privilegio di pochi eletti anche in virtù di quella maglia azzurra numero 10 che nel prossimo campionato scomparirà dai campi della serie A.
Protagonista dell'ennesima straordinaria impresa con la casacca azzurra targata Empoli sulle spalle è quel Francesco Ciccio Tavano che dopo giorni di riflessioni e tormenti ha deciso di lasciare l'amata Toscana per rimettersi in gioco in un Avellino che lo stava corteggiando da tempo. Su di lui lo stesso presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha speso parole di affetto infinito, e non poteva essere altrimenti per un suo ragazzo che aveva indossato la maglia azzurra per oltre trecento volte, segnando più di 100 gol, molti di più della stesso Carlo Castellani al cui ricordo è stato intitolato lo stadio empolese, anche se forse il vero colpo di teatro si è consumato ieri mattina, primo giorno di ritiro, nello spogliatoio nel quale era appena entrato il nuovo allenatore, Marco Giampaolo,
Il numero magico non sarà utilizzato solo per un anno, per non togliere il sogno ai bambini
che dunque non ha impiegato molto a comprendere in quale splendida realtà si fosse appena calato. LA SCELTA DI MAC. E' stato Massimo Maccarone - che come Ciccio è destinato ad entrare a pieno titolo nella storia del club azzurro - a prendere la parola, lui che è l'uomo simbolo del gruppo, destinato non certo per caso ad ereditare dall'ormai ex compagno la fascia di capitano. E con i gradi al braccio la prima azione è stata quella di confrontarsi con i ragazzi della vecchia guardia e con i nuovi arrivati per prendere... «la giusta decisione, per rispetto e segno di stima e di amicizia per un compagno che resta uno di noi»...
E' stato BigMac, a nome di tutti i compagni, a chiedere alla società di tenere chiusa in un cassetto almeno per un anno la maglia col numero 10, ottenendo subito un consenso che più convinto ed entusiasta non poteva essere. Lo stesso Tavano, nell’intervista che riportiamo in pagina, ha chiesto che quella maglia torni disponibile il prossimo anno. Per non togliere un sogno ai bambini.
NEL CUORE DEI TIFOSI. Da Em- poli Tavano non si stacca visto che nella cittadina toscana l'attaccante ha deciso di sistemarsi per tutta la vita e tornerà a fine carriera. Semmai il vuoto più difficile da colmare sarà quello che si sta disegnando nei cuori dei tifosi che dalla Tribuna di Maratona da sempre avevano eletto lo stesso Tavano come uno dei loro beniamini prediletti, sia nel suo primo periodo azzurro dal 2001 al 2006, fatto di 142 presenze arricchite da 43 gol, che nel secondo dal 2013 in poi, coi record di presenze e di reti segnate, per cui per nessun altro quel coro di 'Ciccio uno di noi' è stato cantato con identico amore. Un amore vero e, elemento importante, assolutamente ricambiato dall'uomo ancor prima del calciatore. Una piccola grande rarità in un mondo dello sport che pare abbia perduto ogni valore vero e genuino.