Corriere dello Sport

ICARDI «ORA VOGLIO LO SCUDETTO»

«Non mi accontento mai, fa parte del mio carattere. Non mi basta essere capocannon­iere. Ibrahimovi­c all’Inter? Lui è un top player»

- L’intervista di Andrea Ramazzotti INVIATO A RISCONE

Un anno fa, sulla panchina del campo di Pinzolo, Mauro Icardi ci raccontava il suo sogno di diventare capocannon­iere e di vincere con l’Inter. « Mi ricordo quell’intervista... Mi ha portato fortuna? Magari è così, ma io non mi accontento mai. E’ il mio carattere... Dopo la classifica dei cannonieri adesso voglio lo scudetto» ha ammesso accennando un sorriso, mentre i compagni disputavan­o la partitella di fine seduta. Il bomber argentino ieri era fermo per un affaticame­nto muscolare, ma il leggero problema fisico non gli ha fatto perdere il buon umore. Maurito è (e si sente) al centro del pianeta nerazzurro: è il punto di riferiment­o dell’attacco, un elemento sempre più apprezzato nello spogliatoi­o e un vero idolo per i tifosi che comprano numerosi la maglia numero 9. Ha 22 anni, ma ne dimostra molti di più. Non solo in campo, ma anche durante la nostra chiacchier­ata nella quale ha parlato di tutto, dalle sue ambizioni al rapporto inesistent­e con il “nemico” Maxi Lopez, dalla stima per Leo Messi alla voglia di segnare ancora alla Juventus, il suo bersaglio preferito, passando per il numero di cellulari che porta con sé. « Prima ne avevo cinque, ora uno solo. Anzi, due perché uno lo uso solo per i videogioch­i». Il segno dei tempi che cambiano... Icardi, come ci si sente ad iniziare una stagione dopo aver vinto il titolo di capocannon­iere? « Per me non è un peso. Sinceramen­te io voglio fare sempre bene le cose. Un anno fa non mi aspettavo di segnare 22 gol, ma ammetto che speravo di arrivare oltre quota 20. Non l’ho mai detto non per scaramanzi­a, ma perché non mi piace parlare troppo: nel calcio e nella vita contano i fatti». Quando ha capito che avrebbe potuto vincere la classifica dei bomber? «All’ultima giornata perché Toni ha sempre segnato, anche contro la Juventus. Quando sono sceso in campo contro l’Empoli sapevo che mi servivano due reti per agganciarl­o e i miei compagni mi hanno aiutato. Li ringrazio perché arrivare primo a parimerito con un grande attaccante come Toni è stato bellissimo». Dopo il titolo di capocannon­iere è arrivato anche il rinnovo del contratto. « Non sono due eventi collegati perché del prolungame­nto del mio contratto stavamo parlando da un po’ di tempo. La firma è arrivata a fine campionato, quando avevo la testa un po’ più sgombra dagli impegni del campo, ma la mia volontà è sempre stata chiara: volevo restare all’Inter e sono stato accontenta­to. Ora il club e io siamo entrambi soddisfatt­i». A lei si sono interessat­i l’Atletico Madrid, il City e altri top club inglesi. Ha mai pensato di lasciare l’Inter? «Sinceramen­te no. Sentivo le voci di altre società che mi volevano, ma fin dal primo momento ho dato la mia totale disponibil­ità a restare qui. Ho fatto una scelta precisa quando dalla Sampdoria ho deciso di firmare per l’Inter: potevo andare in altre squadre, ma volevo la maglia nerazzurra perché per me era ed è il top. La mia famiglia e io stiamo bene a Milano e sinceramen­te non volevo niente di diverso rispetto al rinnovo del contratto». Una mano a restare gliel’ha data sua moglie, Wanda Nara. Com’è la sua nuova... procuratri­ce? « Anche quando c’era il mio agente (Morano, con lui Savini e Pino, ndr), lei mi ha sempre assistito nella trattativa perché è molto brava. Vuole il bene mio e della nostra famiglia». La consiglier­ebbe come agente a qualche compagno? «No, dai... (ride, ndr). Lei non vuole fare questo lavoro. Wanda ha trattato solo il mio rinnovo perché è mia moglie». Quanto l’ha fatta maturare il matrimonio con Wanda? « Non mi ha cambiato la vita tanto il matrimonio, perché quello è stato solo un atto per formalizza­re che siamo una famiglia, quanto il suo incontro. Prima ero un ragazzo di 20 anni solo in una grande città come Milano. Adesso sono un padre e un marito felice». Sua figlia Francesca la fa riposare la notte? «All’inizio no, ma adesso dorme tantissimo ed è molto brava. Ai bambini ero già abituato (i tre che Wanda Nara ha avuto con Maxi Lopez vivono da tempo con lui, ndr), ma avere una figlia è stata una bella soddisfazi­one. Lei è bellissima e i ragazzi sono contenti di averla. Ha portato ancora più gioia nella nostra casa». E lei ha voluto salutare l’arrivo di Francesca con un paio di tatuaggi. « Il suo nome sul petto e poi mi sono fatto tatuare la sua faccia, l’orologio con l’ora in cui è nata e il numero 19 (il giorno del suo compleanno, ndr) sul polpaccio destro». C’è ancora posto per altri tatuaggi sul suo corpo? (Ride di nuovo) «Se vinciamo lo scudetto il posto lo trovo...». Secondo lei l’Inter può farcela? «I dirigenti stanno costruendo una squadra forte e in grado di tornare subito in Champions: hanno fatto investimen­ti importanti e so hanno anno. cambiato L’obiettivo moltoè riportare rispetto l’Inter allo ai scor-primi posti». Magari davanti alla Juve, visto che il gap rispetto ai bianconeri sembra ridotto. « Non so quanto e se si sia ridotto. Noi di certo dobbiamo evitare di commettere gli errori del passato: non possiamo più buttare via punti in maniera stupida soprattutt­o in casa». Concorda che i bianconeri senza Pirlo e Tevez potrebbero essere meno... marziani rispetto al passato. «La Juve in queste stagioni ha messo in mostra un grande gioco che l’ha portata a vincere 4 scudetti. Quelle di Pirlo e Tevez sono due partenze importanti, ma sono stati sostituiti con giocatori di valore». Uno di questi è Dybala. «Lo conosco bene e abbiamo un bel rapporto. Lo scorso anno è partito forte e ha segnato molto, poi si è un po’ fermato. E’ bravo». Vuole lanciargli un messaggio in vista del prossimo Inter-Juve? «Non mi piace fare proclami, lo sapete, ma spero di segnare per regalare una soddisfazi­one ai tifosi dell’Inter». A Torino iniziano ad avere paura di Icardi visto che in 5 gare contro i bianconeri ha firmato 6 reti. «Con la Juve ogni volta che tocco la palla, va dentro. E’ una cosa che mi piace e spero che questo... feeling continui. Non c’è cosa più bella che vedere i nostri tifosi felici per un gol contro la Juventus». Nella corsa allo scudetto Allegri quindi fa bene a temere l’Inter? «Dobbiamo e possiamo far bene. Riportare l’Inter in alto è quello che vogliamo. Il desiderio di festeggiar­e nello spogliatoi­o una grande vittoria lo abbiamo tutti e speriamo che possa concretizz­arsi già quest’anno».

L’arrivo di Ibrahimovi­c all’Inter vi dareb- be un’ulteriore spinta? «Non penso che Ibrahimovi­c tornerà a Milano perché sta bene a Parigi. Ibra comunque è un top player, come Messi». L’hanno colpita le lacrime di Leo dopo la finale di Coppa America persa? «Non guardo molto calcio in tv, ma la finale con il Cile l’ho seguita tutta. Messi ha sempre voluto fare il bene della nazionale e portare l’Argentina dove merita. Su di lui ho sentito tante critiche che non merita, ma quando uno è il migliore al mondo, gli attacchi anche ingiusti sono normali». Deluso dal fatto che il ct Martino non abbia convocato anche lei per la Coppa America? « L’Argentina è la nazionale che ha l’attacco più forte al mondo e lo scorso anno Tevez ha disputato un grande campionato. E’ stato giusto che sia stato convocato lui, lo ha meritato. Io sono giovane e mi auguro di avere le mie possibilit­à in futuro». Alla Seleccion dunque non ha smesso di pensare? « Assolutame­nte no. Io ci spero sempre e sono convinto che se farò bene con l’In-

IL RINNOVO DEL CONTRATTO «Si erano interessat­i a me altri club, ma avevo già deciso di rimanere in nerazzurro Questa maglia è il massimo» UN PROGETTO AMBIZIOSO «Il mio rapporto con Mancini è cresciuto e il club ha fatto investimen­ti importanti La Juve? Che bello segnarle...» I CAMPIONI IN CARICA «Allegri ha perso giocatori di primo livello come Pirlo e Tevez, però ha ottenuto rinforzi dello stesso valore» KONDOGBIA E GLI ALTRI COLPI «Potremo contare su gente in grado di fare la differenza Il Milan? Bacca è forte e Miha è bravo, ma punto a batterli» I CONTRASTI CON MAXI LOPEZ «Io e mia moglie non abbiamo nessun rapporto con lui ma penso solo alla splendida famiglia che mi sono creato»

 ??  ?? Mauro Icardi, 22 anni, è arrivato all’Inter nell’estate del 2013. E’ stato portato in Italia dalla Sampdoria nel 2011, dopo 3 stagioni nel settore giovanile del Barcellona
Mauro Icardi, 22 anni, è arrivato all’Inter nell’estate del 2013. E’ stato portato in Italia dalla Sampdoria nel 2011, dopo 3 stagioni nel settore giovanile del Barcellona

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