Corriere dello Sport

Dal marketing alla Borsa la miniera d’oro

- And.ram.

MILANO - Il mercato orientale è una miniera d’oro e anche le nostre società lo hanno capito. In quest’area geografica comanda il Manchester United che non ha solo il maggior numero di followers su Twitter, ma anche sponsor di una certa importanza.

Si tratta dei così detti local sponsor, aziende che operano principalm­ente nell’ambito della telefonia, delle carte di credito e delle scommesse e che, solo per il mercato interno alla propria nazione, si legano con un grande club calcistico europeo. I local sponsor orientali sono una fonte significat­iva di guadagno anche per il Chelsea e l’Arsenal; idem per il Barcellona e il Real Madrid.

L’appeal dei top club inglesi e spagnoli è immenso grazie soprattutt­o i campioni che possono schierare: Messi, Rooney e Cristiano Ronaldo, solo per fare qualche esempio, fanno vendere magliette, ma attirano anche partner commercial­i. Ecco perché l’Inter, il Milan e la Juventus si stanno muovendo alla conquista dell’Oriente sfruttando agenzie locali ad hoc.

E poi ci sono le Academy, le scuole calcio con il marchio dei club. Le inglesi tengono a vendere il loro brand (attraverso i kit di allenament­o, per esempio) e stop, mentre l’Inter, oltre a ottenere vantaggi economici, esporta i metodi di allenament­o del suo vivaio e sono frequenti i viaggi di istruttori nerazzurri nelle 4 Academy in Arabia, in Giappone, in Cina e negli States.

Thohir vorrebbe in prima squadra un cinese e aveva pensato a Zhang Linpeng del Guangzhou non solo per motivi tecnici. Capitolo Borse: il Manchester United ha valutato l’ingresso in quella di Singapore prima di virare su Wall Street, mentre l’Inter e il Milan guardano rispettiva­mente a Giacarta e a Hong Kong.

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