Marchetti e Lulic: il sì dopo la Juve
Tutto pronto per il loro rinnovo previsto al ritorno da Shanghai
Non vendere nessuno dei big, perfezionare i rinnovi dei contratti, restare così e sperare di entrare nella fase a gironi di Champions attraverso il preliminare. E’ questa la linea della Lazio, che ha almeno congelato (per non dire chiuso) il mercato per i prossimi venti giorni dopo aver messo a segno le operazioni Kishna (con l’Ajax) e Milinkovic (con il Genk) in leggero ritardo rispetto alla scadenza del 20 luglio prevista inizialmente. Ora la società biancoceleste consoliderà il gruppo a disposizione di Pioli mettendo a posto i rinnovi dei contratti ancora in sospeso, chiudendo subito il discorso con Lulic e Marchetti. Gli accordi sono stati trovati o sono almeno definiti sulla parola, le negoziazioni (dopo un periodo di incertezza) sono iniziate alla fine di giugno e stanno andando avanti da un mese. Lotito si è avvicinato progressivamente all’intesa con tutti e due i giocatori, che avevano mercato e potevano essere considerati in discussione. Gli scenari sono cambiati, resteranno tutti e due alla Lazio, fanno parte del progetto a pieno titolo e firmeranno, ecco la notizia,
Il portiere-leader prolungherà fino al 2018 (più opzione annuale). Il bosniaco allungherà al 2019
dopo la finale di Supercoppa a Shanghai. MARCHETTI. Appena rientrati a Roma, nei giorni che precederanno l’andata dei preliminari di Champions, la società metterà nero su bianco. Non è una data scomoda e neppure rischiosa, perché le parti hanno ormai sviluppato buona parte del lavo- ro contrattuale e c’è l’ampia disponibilità dei giocatori. Decisivi sono stati i colloqui portati avanti da Lotito sabato 18 luglio nel ritiro di Auronzo di Cadore, il giorno prima della trasferta a Bruxelles per affrontare l’Anderlecht. Pioli era stato chiaro con la Lazio: voleva arrivare al preliminare senza incertezze e con giocatori pronti, lavorerà e concederà tempo ai nuovi acquisti, potrà continuare ad appoggiarsi alla vecchia guardia. Marchetti è il titolare fuori discussione tra i pali, non solo perché è uno dei migliori portieri italiani, tornato ai livelli di rendimento più alto dopo una parentesi contraddittoria nel 2014, ma perché riesce a trasmettere adrenalina alla squadra, comanda la difesa con la voce, in campo si fa sentire. E’ uno dei giocatori di maggiore personalità della Lazio. Il suo contratto scade nel 2016. Prolungherà di due anni con un’opzione per arrivare sino al 2019. Il suo ma- nager Bozzo ha già detto sì a Lotito, era in discussione la parte dell’ingaggio relativa ai bonus, dopo la Supercoppa andrà in scena l’incontro definitivo che si consumerà con l’attesa fumata bianca e l’annuncio. LULIC. Stesso discorso per il jolly bosniaco, che all’inizio di giugno sembrava lontano dalla Lazio e propenso a valutare le offerte in arrivo dalla Bundesliga (s’erano fatte sotto Schalke 04 e Bayer Leverkusen). Otto mesi fa la trattativa per il rinnovo si era interrotta bruscamente. La distanza tra offerta e richiesta, in termini economici, era troppo ampia. Fosse partito Lulic, la Lazio sarebbe tornata sul mercato per un esterno di fascia sinistra che permettesse a Pioli di giocare anche con la difesa a tre, a giugno erano emerse le candidature di Tremoulinas (Siviglia) e Willems (Psv Eindhoven). Il discorso è stato riaperto da Lotito e Lulic si è ammorbidito, anche perché si sente legato alla Lazio. A Roma è considerato l’eroe del 26 maggio, ha una popolarità e una considerazione che difficilmente troverebbe altrove, la società ha alzato l’offerta e Senad si è convinto a firmare. Prolungherà il suo contratto, ora in scadenza nel 2017, sino al 2019 e migliorerà l’ingaggio secondo la nuova scaletta (equilibrata) disposta dalla Lazio all’interno dello spogliatoio tra senatori e nuovi acquisti. Annuncio atteso dopo la Supercoppa.