Corriere dello Sport

Sfida Maicon «Tornerò come prima»

«Scommessa io? Sicuro, anche due anni fa lo ero...»

- Di Roberto Maida

Finora le ha giocate tutte. Tre da titolare (Gyor, Real Madrid, Sporting), una dopo l’intervallo (Manchester City). Gli altri, tanti altri, si fermano, rallentano, lui no. Ritrovato uno stato fisico accettabil­e, Maicon ha fretta di cancellare i sei mesi di inattività. Con l’idea di aiutare davvero la Roma, nella stagione del rilancio. «E’ un grande calciatore, con una soglia del dolore molto alta, lo aspetterem­o» promise Walter Sabatini a febbraio, senza sapere che dopo Roma-Fiorentina di Coppa Italia non lo avreb-

Non gioca da sei mesi ma nelle prime amichevoli ha sempre fatto almeno un tempo «Se mi alleno bene posso aiutare la Roma». E spunta una clausola per il rinnovo

be più visto giocare. DRITTO. Un lungo periodo passato tra terapie, viaggi a Barcellona per i fattori di crescita, speranze e delusioni. Maicon ha sentito tante voci sul ginocchio, sulla vita privata, ma ha deciso di affrontare tutto a modo suo: «Non ascolto. Non leggo». Lo dice sorridendo, cappellino in testa e sguardo rilassato, uscendo dallo stadio Alvalade dopo la sconfitta con lo Sporting. Non c’è traccia di polemica nei suoi concetti, semmai la voglia feroce di partecipar­e. Altro che risoluzion­e del contratto, Maicon ha fissato una nuova sfida da vincere: «Sono arrivato alla Roma due anni fa. E tutti parlavano di scommessa Maicon. Avete visto come è andata, no?». Nella prima stagione di Garcia, Maicon è stato un elemento chiave. Un regista di fascia più che un terzino. Ecco, l’idea è di tornare a quel livello lì anche se gli acciacchi, una cartilagin­e logora nonostante la cura dei fattori di crescita, rappre- sentano una forte incognita sul futuro. Tanto più a 34 anni. OBIETTIVO. Ma non è tempo di proclami: « L’unica cosa che mi interessa è allenarmi. Allenarmi bene. Il resto verrà di conseguenz­a». In questo senso i segnali sono positivi: «Sto facendo tutto con la squadra dall’inizio del ritiro. Sia in campo che in palestra. La situazione si sta evolvendo nel modo giusto. Aspettiamo però prima di esprimerci. Nessuno adesso può sapere come starò nelle prossime settimane. Speriamo solo di continuare così». Anche osservando la squadra, Maicon ha grande fiducia: «Stiamo lavorando per tornare a giocare come due anni fa. Un calcio veloce, brillante, fatto di pressing e di palloni recuperati in fretta. Siamo un bel gruppo e tutti sono importanti. Cerchiamo di migliorare i risultati del passato». Non è preoccupat­o per la sconfitta di Lisbona: «Ne ho parlato ai brasiliani dello Sporting, era normale faticare contro di loro. Sono più avanti nella preparazio­ne. Però ci siamo quasi, sono convinto che presto saremo al top». LA CLAUSOLA. Il suo contratto, rinnovato a ottobre, scade nel 2016 ma una clausola consente a Maicon di ottenere un prolungame­nto per un’ulteriore stagione dopo 25 presenze ufficiali: «Sarà Garcia a decidere se merito di giocare oppure no. A me interessa soltanto stare bene e cercare di far parte della squadra. Credetemi, sto facendo il massimo per riavere un posto nella Roma». Sembra quasi che l’arrivo del nuovo duo di preparator­i, Norman-Lippie, gli abbia restituito motivazion­i speciali: « Per essere utile alla squadra nelle partite devo allenarmi ogni giorno. Ed è quello che proverò a fare durante la stagione. Ogni preparator­e ha le sue caratteris­tiche, certo Norman ha un’altra filosofia rispetto a chi l’ha preceduto...». Cioè Paolo Rongoni, che con Maicon ha litigato già nelle prime settimane. E che James Pallotta, proprio alla luce dei tanti infortuni, ha deciso di allontanar­e alla fine della scorsa stagione.

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