Corriere dello Sport

Estero E Wenger alla fine ha battuto Mourinho

Community Shield all’Arsenal (1-0 sul Chelsea), Mou lancia la medaglia in tribuna

- Di Gabriele Marcotti

ARSENAL (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Mertesacke­r, Koscielny, Monreal; Coquelin, Ramsey; Oxlade-Chamberlai­n (32'st Arteta), Cazorla, Özil (37'st Gibbs); Walcott (21'st Giroud). All. Wenger. CHELSEA (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry (37' st Moses), Azpilicuet­a (24'st Zouma); Matic, Fabregas; Ramires (9'st Oscar), Willian, Hazard; Remy (1'st Falcao). All. Mourinho. ARBITRO: Taylor MARCATORI: 24' pt Oxlade-Chamberlai­n AMMONITI: Azpilicuet­a, Coquelin E' l'Arsenal a confermars­i campione d'agosto, vincendo per il secondo anno di fila (14ª volta) la Community Shield, la supercoppa inglese. A Wembley supera di misura un buon Chelsea che avrebbe meritato di più e paga a caro prezzo un primo tempo assolutame­nte abulico. Si interrompe così il sortilegio negativo che non aveva mai consentito a Arsene Wenger di battere il suo arcinemico José Mourinho nei precedenti 13 incontri. POCO SPETTACOLO. Complice il gran caldo, non c'è stato spettacolo a Wembley. In palio, ancor più della coppa, c'era la rivalità tra due squadre destinate a lottare per la Premier. E l'epilogo conferma che anche quest'anno saranno i Blues la squadra da battere. Pur perdendo, hanno chiuso la partita con i numeri migliori: più possesso palla, più tentativi a rete. Anche se l'unica matematica che conta nel calcio è quella del gol, e qui l'Arsenal è stato superiore. «Oggi abbiamo sofferto fisicament­e e il campo non era perfetto - l'analisi di Wenger -. Ma è stata una buona partita, soprattutt­o siamo stati solidi difensivam­ente. Sono soddisfatt­o». Mourinho non fa drammi. «Siamo stati la squadra migliore, ma oggi non siamo riusciti a segnare. Confermarc­i in Premier non sarà facile, ma ci siamo», le parole del portoghese, che all’uscita non ha nascosto il disappunto, lanciando verso la tribuna la medaglia ricevuta per il secondo posto. LA GARA. Walcott vince il ballottagg­io con Giroud (assente Sanchez), mentre Diego Costa siede addirittur­a in tribuna. L'infortunio muscolare accusato dallo spagnolo durante l'amichevole col Barcellona non è ancora smaltito, anzi con ogni probabilit­à lo costringer­à a saltare anche il debutto in campionato contro lo Swansea. Al suo posto Mourinho sceglie Remy, con Falcao relegato in panchina. Ed è proprio dal 28enne francese che arriva il primo pericolo per l'ex Cech. I ritmi blandi in apertura di gara accelerano all'improvviso dopo il vantaggio dell'Arsenal, poco prima della mezz'ora di gioco. Merito del bellissimo gol di Alex OxladeCham­berlain che riceve al limite da Walcott e batte Courtois con un’imprendibi­le conclusion­e a giro. Rete spettacola­re quanto lungamente attesa, la prima dei Gunners al Chelsea targato Mou dal 2007 (per la precisione 506' senza gol). La reazione dei Blues è più volenteros­a che ordinata, Fabregas fatica a trovare la posizione, Hazard non è pervenuto. L'occasione migliore così capita sui piedi di Ramires che però difetta di precisione. Al rientro dagli spogliatoi Mourinho si presenta con una doppia sostituzio­ne, è tempo di Falcao e soprattutt­o di Oscar. Il Chelsea prende in mano il pallino della pallina ma Hazard conferma la sua giornata storta. E dopo 5' di recupero, i Gunners possono festeggiar­e come già 12 mesi fa.

 ?? ANSA/AP ?? Petr Cech, il grande ex, con il trofeo
ANSA/AP Petr Cech, il grande ex, con il trofeo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy