Tania ancora sul podio con Verzotto
Chiude con un bronzo nel sincro misto 3 metri
« Dopo Rio smetto anche io. Non mi vedrete più a bordo vasca». Giorgio Cagnotto, classe 1947, lascerà assieme a Tania: «Quelli della mia età portano a spasso il cane». Intanto da allenatore della figlia (in collaborazione con Oscar Bertone) chiude il Mondiale con un un altro bronzo: Tania e Maicol Verzotto sono terzi nei 3 metri sincronizzati misti, specialità all'esordio Mondiale.
«Un esperimento da mettere a punto - prosegue papà Cagnotto - certo contro i cinesi è difficile: nel formare le coppie, mettono gli atleti sulla bilancia e devono avere lo stesso peso. Noi facciamo con il meglio che abbiamo. Un'altra Tania? All'orizzonte no, ci sono ragazzi di dieci-dodici anni che hanno del potenziale ma poi entrano in gioco tanti di quei fattori che è impossibile fare previsioni. Di sicuro, per arrivare ti deve piacere quello che fai».
«Un peccato non ci siano i sincro misti alle Olimpiadi» dice Tania e annuisce un raggiante Verzotto, che spiega subito il significato del cuoricino in diretta tv di questi tempi, dopo lo show Ruffini-Ponselè, meglio essere prudenti: «Lo dedico alla mia fidanzata, non è mai facile stare vicino ad un atleta». La medaglia gli regala un sorriso a trentadue denti: «Conosco Tania da vent’anni, non ci siamo mai tuffati insieme, ma dopo tanto tempo un minimo di
sintonia c'è» ESPERIENZA. A trent'anni il miglior mondiale della carriera: oro da un metro, bronzo da 3 metri sia nella prova individuale che nel sincro misto. Un peccato smettere ma Tania Cagnotto non ci ripenserà.
«Chiudo benissimo il mio ultimo mondiale, questa è stata la ciliegina sulla torta. Sinceramente non me l'aspettavo di fare così bene a questo punto della carriera, è stato faticoso perché qui escono tutte ragazzine giovanissime. Quattro gare sono pesanti ma sono riuscita a gestire bene le energie. Sono sorpresa, ho retto bene fino all'ultimo anche di testa, ho imparato ancora qualcosa: le gare restano sempre il miglior allenamento. Peccato solo per quel quinto posto con Francesca Dallapè ma tutto non si può avere». RIO. L'appuntamento, l'ultimo, sarà l'Olimpiade del 2016 e prende forma il partito di chi la vuole portabandiera. Ieri si è espresso anche lo juventino Marchisio e nello scambio di cinguettii tra i due, Tania ha risposto «Wow, magari, grazie Claudio».
Se a Kazan c'è stato il passaggio di testimone con Federica Pellegrini, l'altra signora delle nostre piscine, in chiave olimpica potrebbe nascere una derby.