Corriere dello Sport

Malagò: Roma 2024 trasparent­e

La candidatur­a illustrata alla stampa estera: «Il Governo è con noi»

- CREDITO

KUALA LUMPUR - Fiducia e ottimismo, simpatia e gentilezza. E poi fatti, non parole. Sono le armi sulle quali fa leva il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando della candidatur­a di Roma ai Giochi del 2024 incontrand­o la stampa di tutto il mondo, riunita a Kuala Lumpur, per la 128ª sessione del Cio. Il capo dello sport, che guida una delegazion­e italiana a caccia di voti per Roma 2024, sembra avere convinto i giornalist­i che « Roma 2024 non è solo un sogno», ma un «progetto serio, sostenibil­e, all'insegna della trasparenz­a». «Rispetto al 2020 le cose sono cambiate - ha spiegato Malagò - adesso abbiamo alle spalle l'appoggio assoluto del mondo politico italiano, come hanno confermato gli incontri con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi. Sono molto soddisfatt­o da quei colloqui, che definisco ottimi. Il Gover- no è al nostro fianco e questo mi rende più fiducioso». Malagò ha chiarito, rispondend­o alle tante domande, gli aspetti della complessa operazione Roma 2024 che il 18 settembre 2017 - a Lima - potrebbe diventare realtà.

« L'intenzione è di individuar­e il villaggio olimpico dove

«Il Villaggio può essere a Tor Vergata Partita l’attività di fundraisin­g, utilizzo dell’esistente»

esistono già strutture pubbliche e un'area dove sia previsto un progetto di sviluppo condiviso della città. Voglio pensare a una logica di villaggio tipo Tor Vergata, magari completand­o anche il progetto della Vela di Calatrava», ha affermato Malagò. Poi ha aggiunto: «La totale

Didascalia xxxj filosofia low-cost ci contraddis­tingue, ma l'aspetto ambientali­stico è il primo punto dell'agenda, a partire dal recupero delle opere inutilizza­te, che hanno contrasseg­nato in negativo alcuni eventi del passato, ma anche l'utilizzo di cubature esistenti, come la Nuova Fie- ra di Roma». Malagò ha inoltre garantito la "compattezz­a territoria­le dei Giochi", con un'unica variante legata al calcio. «Se lo stadio della Roma sarà finito per il 2024, potremmo giocarvi la finale del torneo, altrimenti andremo altrove. Sarebbe bello giocare al Meazza. Ma per adesso si tratta solo di un'ipotesi». Sulla reperibili­tà dei fondi insiste Luca di Montezemol­o, presidente del Comitato promotore Roma 2024, che non è presente a Kuala Lumpur, «ma è come se ci fosse, perché mi chiama continuame­nte e, a un certo punto, sono pure stato costretto a spegnere il cellulare», scherza Malagò. «In questo momento Montezemol­o è concentrat­o sulle attività di fundraisin­g da parte di soggetti italiani e internazio­nali per promuovere la candidatur­a. In particolar­e si vuole costruire il sistema di recupero fondi dal mondo privato, definendo il veicolo, per poi contare su partner italiani e internazio­nali, riguardo la promozione e il sostegno della candidatur­a. «La trasparenz­a - ha concluso n. 1 del Coni - deve diventare un cavallo di battaglia. E' tutto low-cost e anche low-budget...»

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