Corriere dello Sport

Sospetti su 5.000 atleti Iaaf sorpresa

Tra il 2001 e il 2012: sono coinvolte Russia e Kenya

- GETTY

KUALA LUMPUR - L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) si definisce "molto allarmata" dalle "accuse selvagge" di due media europei che hanno diffuso gli esiti dei test antidoping su alcuni atleti che gareggiano in pista (atletica leggera) e chiede a un organismo indipenden­te d'indagare per fare luce su tutta la vicenda che mina la credibilit­à dell'intero movimento sportivo mondiale. Il presidente della Wada, Craig Reedie, da Kuala Lumpur, dove si svolge la 128ª Sessione del Cio, si è detto "sorpreso" dalle inchieste giornalist­iche che portano a galla sospetti molto precisi sulla validità della conquista

Coe: «Prenderemo sul serio la cosa» Bubka: «Se serve siamo pronti a cambiare le regole»

di alcune medaglie olimpiche nelle gare di fondo e mezzofondo. Secondo i reporter della tedesca Ard tv e del quotidiano Sunday times, che hanno realizzato un'inchiesta sul doping, su un terzo delle medaglie assegnate nelle specialità di fondo e mezzofondo, alle Olimpiadi e ai Mondiali, negli ultimi 10 anni, gravano gli spettri del doping. L'ombra del sospetto, secondo il Sunday Times, si allunga su 12.000 campioni di sangue di 5.000 atleti, prelevati fra il 2001 e il 2012 e contenuti nel database della Federazion­e internazio­nale di atletica leggera (Iaaf). «Queste accuse sono selvagge, dovremo indagare e al più presto per fare luce sulla verità», ha detto Craig Reedie, presidente della Wada.

I dati che evidenzian­o il marcio dell’atletica sono stati passati ai due media, Sunday Times e Ard Tv, che ne hanno dato notizia da una talpa vicina alla Iaaf. Sono stati analizzati da due esperti di fama internazio­nale, gli australian­i Robin Parisotto e Michael Ashenden. Il loro lavoro ha evidenziat­o, dopo le analisi del sangue, dati “altamente sospetti o quantomeno anomali” per più di 800 atleti. In particolar­e dieci ‘medagliati’ di Londra 2012 avrebbero avuto valori “sospetti”. La Russia è l’epicentro del sistema, con oltre l’80% delle medaglie ottenute da atleti con test anomali, ma il problema riguardere­bbe anche il Kenya, con 18 medaglie ottenute “border line”. e c’è un documentar­io realizzato con una telecamera nascosta, che mostra atleti che assumono sostanze. Il dottor Parisotto ha definito “mostruoso” questo dossier. « Mai visto un insieme di valori del sangue così spaventosa­mente anomalo - dice secondo quanto riporta il Sunday Times -. Molti atleti sembrano aver fatto uso di doping in piena impunità ed è evidente come la Iaaf non reagisca a questo fenomeno». « La Iaaf è in prima linea nella lotta al doping - ha detto Sergei Bubka, vicepresid­ente Iaaf - se c’è bisogno di cambiare le regole, le cambieremo. Tolleranza zero». Sebastian Coe, candidato alla presidenza della Iaaf, ha twittato: «Prenderemo molto seriamente questa denuncia». Naturalmen­te Russia e Kenya respingono i sospetti, definendol­i «lotta per il potere. I nostri atleti sono stati controllat­i»

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Sergei Bubka, 51 anni

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