Corriere dello Sport

Nonno Max ritrova il podio

Sepang: Biaggi terzo a 44 anni «Bello come rivincere un titolo»

- di Paolo Scalera

Il podio era il suo obiettivo e lo ha raggiunto. A 44 anni, tre dopo il suo addio alle corse, e un mese e mezzo dopo la sua prima wild card a Misano dove aveva centrato due ottimi sesti posti, Max Biaggi ha conquistat­o la terza posizione in gara1 a Sepang, alle spalle del futuro campione del mondo, Jonathan Rea, e di Chaz Davies.

Un successo che è stato anche una dimostrazi­one di classe visto che il Corsaro è stato il primo pilota Aprilia al traguardo. Partito con circospezi­one per preservare le gomme ha corso la prima parte della gara alle spalle di Jordi Torres e Leon Haslam, poi li ha lasciati lì a remare andando a riprendere uno a uno gli avversari che lo precedevan­o, arrivando a superare anche Tom Sykes che dopo esser stato a lungo al comando era caduto anche lui nella trappola dell'usura degli pneumatici. ORGOGLIO. «Mi sento orgoglioso quasi come se avessi vinto un Mondiale - ha commentato il fuoriclass­e romano a caldo - Quando ho deciso di rimettermi in gioco, tutti mi chiedevano “perché”? Era partito tutto come una scommessa, per alzare l'asticella, e il podio è come un sogno che si avvera».

Ma come è riuscito a mantenere l'efficienza delle gomme?

« Ho quasi azzerato il controllo trazione, guidando col polso destro, alla vecchia maniera - ha spiegato sorridendo - ma non ditelo agli altri, è un segreto. È stato come vivere un giallo. Continuavo a vedere quel puntino davanti a me, sempre più vicino. A un certo punto ho smesso di guardare la tabella con le segnalazio­ni e ho messo Tom nel mirino».

Galvanizza­to dal risultato della prima manche, Max si è esibito in una eccellente partenza dal quarto posto della seconda fila in gara2, ma dopo poche curve, nel lento tornantino a destra di Sepang, stretto fra Sykes e Guintoli è stato toccato ed è finito in terra. Gara finita, anche per Sykes che è ha chiuso 14º.

«Sono partito a razzo - ha commentato poi Biaggi - Mi ha ricordato i tempi migliori. Peccato per il contatto, ma è stato un incidente di gara, non ci sono colpe. Sono molto più contento che amareggiat­o. Il sogno era il podio e l'ho centrato. Il bilancio del fine settimana è fantastico, la delusione è passata in fretta». FESTA RIMANDATA. La corsa è poi stata vinta, ribaltando il primo risultato, da Davies davanti a Rea, che a causa del guizzo del rivale della Ducati non è ancora campione del mondo. I festeggiam­enti sono rimandati a Jerez, il 20 settembre, dove Biaggi tornerà a fare la voce tecnica di Italia1. Terzo il giovane Jordi Torres che si è lasciato guidare dalla squadra, ha cambiato regolazion­i alla moto (seguendo quanto aveva fatto Biaggi) confermand­o che l'Aprilia è da titolo e che purtroppo quest'anno non ha avuto un leader nei box.

La prestazion­e del sei volte iridato nasconde poi un segreto: un infortunio tenuto nascosto dal pilota stesso. «Ho riportato una sublussazi­one della spalla sinistra cadendo durante i test, e una pedana mi ha tagliato il polpaccio costringen­domi a mettere tre punti di sutura - ha confessato Max - Facevo molta fatica nei cambi di direzione, ed anche in staccata non riuscivo a frenare come gli altri, ma non ho detto niente perché non volevo dare l'impression­e di accampare scuse».

Ha anche nascosto un infortunio: una spalla sublussata Toccato in gara 2 cade e si ritira

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GETTY Max Biaggi (a destra), 44 anni, bracca Leon Haslam, 32

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