Corriere dello Sport

Mr BEE PORTA IBRA AL MILAN

Storica firma in Sardegna: Berlusconi­usconi resta presidente, il thailandes­e vice Ora acquisti: lo svedese e Romagnolig­noli sono vicini, sfida alla Juve per Witsel

- Di Ettore Intorcia

Tra i due litiganti, c’è sempre un terzo che gode e non c’è dubbio che in questo caso sia il venditore: niente di meglio di due o più predatori sulla stessa preda per far salire il prezzo sempre più in alto. E’ la legge del mercato, è la logica spietata dell’asta: che si tratti di un Picasso o di un paio di gambe solide per il centrocamp­o cambia poco, è anche questa una forma d’arte in fondo. Le italiane sono tornate a pestarsi i piedi sul mercato, non sarà un bene per i contabili, gli uomini addetti alla cassa, ma è un altro segnale inequivoca­bile della ripresa del nostro calcio anche sul fronte degli affari. Anche perché le nostre big non si sono messe a litigare certo per figure di contorno. No, non quest’anno: i duelli di mercato hanno messo in palio tutti calciatori di primissimo piano, in una galleria d’affari che oscilla dai 25 ai 40 milioni di euro. EFFETTO DYBALA. Che sarebbe stata un’estate record lo si è capito dagli albori della sessione di mercato. Intorno a Paulo Dybala le grandi manovre erano iniziate in tempi non sospetti, l’argentino faceva certo gola a tutti: piaceva molto a Sabatini e quindi alla Roma, ha stuzzicato la fantasia dell’Inter, pur se alle prese con il fair play di Platini (quando ancora valeva qualcosa…) e la mancata qualificaz­ione all’Europa League, ma alla fine è diventato il grande colpo dell’estate bianconera, 32 milioni di euro garantiti, altri 8 legati ai bonus. Un affare che ha reso subito la nostra Serie A il campionato che ha speso di più sul mercato nel contesto Europeo.

Il centrocamp­ista Geoffrey Kondogbia, 22 anni INTRIGHI MILANESI. A certe cifre, 30 milioni più 8 di bonus, l’Inter è arrivata lo stesso, per un centrocamp­ista, quel Geoffrey Kondogbia strappato proprio al Milan. C’è un’immagine che ricorderem­o di questa lunga trattativa: la doppia cena a Montecarlo con i dirigenti del Monaco che incontrano - stessa strada, stessa ora - la delegazion­e rossonera e quella nerazzurra, lasciando che i cugini s’incrociass­ero pure tra loro. Alla fine il Milan avrebbe potuto rifarsi con Imbula, che l’Inter aveva bloccato come alternativ­a a Kondogbia prima di farlo diventare un obiettivo complement­are. Diciamo che tra i due litiganti, in questo caso, ha goduto non solo il Marsiglia, che ha fatto cassa, ma pure il Porto, che ha chiuso l’affare. SALAH E DINTORNI. Su Carlos Bacca c’era anche la Roma, è diventato però l’acquisto più costoso del Milan. Ora che ha finalmente messo le mani su Dzeko, il club gialloross­o potrà prendersi una rivincita, visto che il bosniaco era finito anche nel radar dei rossoneri. E se l’Inter si è presa Jovetic, che la Roma avrebbe voluto insieme a Dzeko, in un doppio affare con il City, ecco che Garcia può sorridere all’idea di aver soffiato a Mancini quel Mohamed Salah che resta, in ogni caso, il caso simbolo dell’estate 2015. Qui le dinamiche di mercato e i giochi al rialzo s’intreccian­o con la carta bollata, perché il caso è legale prima che sportivo. E’ una sorta di braccio di ferro a catena: prima tra la Fiorentina e Salah, con i viola che avevano in mano un prestito fino al 2016 e l’egiziano che provava a liberarsi con la famosa clausola fantasma, che c’era sulla carta ma non negli archivi della Lega; poi tra la Fiorentina e l’Inter, una volta che i viola si erano resi conto che il giocatore aveva già l’intesa con i nerazzurri. Alla fine della giostra, il giocatore vestirà di gialloross­o mentre il Chelsea in qualche modo indennizze­rà il club dei Della Valle. Ma che fatica trovare una soluzione…

Appassiona­nte, a suo modo, anche l’affare Astori, con la Fiorentina che fa le scarpe al Napoli che con il difensore aveva visto arenarsi la trattativa proprio per una questione di scarpini e sponsor tecnico.

Il derby per il francese e la querelle per l’egiziano i casi simbolo E ora Witsel e Romagnoli...

LE NUOVE SFIDE. E ora? Il duello Juve-Milan per Witsel è roba da cuori forti e casse rifornite di contante, perché siamo su una valutazion­e di 30-35 milioni di euro. Non siamo così distanti da certe cifre quando parliamo di Alessio Romagnoli. Ci ha provato il Napoli a un certo punto - non è detto che non vada al rilancio - provando a soffiarlo al Milan che sul giovanissi­mo difensore made in Trigoria c’è ancora forte, fortissimo. Il no della Roma ai 25 milioni già messi sul piatto mette tutti in guardia: se l’affare andasse in porto, sarebbe un’altra operazione record in un’estate da sogno per il nostro calciomerc­ato.

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 ??  ?? La storica stretta di mano tra Silvio Berlusconi (78 anni) e Bee Taechaubol (39) a Villa Certosa in Sardegna
La storica stretta di mano tra Silvio Berlusconi (78 anni) e Bee Taechaubol (39) a Villa Certosa in Sardegna
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