Con Zaytsev & Juantorena l’Italia si riscopre ambiziosa
La World Cup ha dato nuove sicurezze: gli azzurri per il terzo podio di fila
Era destino che fosse un tecnico torinese a guidare l’Italia negli Europei che vedranno gli azzurri giocare a Torino nella prima fase. Da Mauro Berruto a Gianlorenzo Blengini, entrambi cuori calcisticamente granata, passando per la grande crisi brasiliana dell’estate, dalla notte di Rio a quella che domani sera battezzerà il cammino di una Nazionale che si è riscoperta ambiziosa e battagliera.
A darle sicurezza l’impresa realizzata nella recentissima Coppa del Mondo giapponese: dieci vittorie, una sconfitta (con gli Usa), medaglia d’ar-
Nel girone bisogna battere la Francia di Ngapeth. Sfida cruciale nei quarti (con russi o serbi)
Ben dieci i tecnici italiani: tre ct (Slovenia con Giani Slovacchia con Giuliani) e sette vice 4 IN CASA Per la quarta volta l’Italia ospita (a Torino e Busto Arsizio) gli Europei maschili, anche se stavolta non la fase finale (in Bulgaria) 6 TITOLI VINTI L’Italia ha vinto sei volte il titolo europeo. La prima nel 1989 a Stoccolma, l’ultima al PalaEur di Roma nel 2005 12 MEDAGLIE In dodici occasioni l’Italvolley è salita sul podio degli europei, Nelle ultime due edizioni è arrivata seconda perdendo la finale per l’oro
gento e soprattutto qualificazione per l’Olimpiade di Rio del Janeiro 2016, prima squadra dello sport italiano ad ottenerla. Una ritrovata voglia di giocare divertendosi, che il gruppo azzurro ora capitanato da Simone Buti può immediatamente verificare in un contesto altamente competitivo. Questa edizione degli Europei viene organizzata insieme con la Bulgaria, che avrà però l’onore di ospitare la fase che assegna le medaglie.
CACCIA AL TRIS. L’obiettivo è quello di centrare il podio per la terza volta consecutiva, dare continuità alle due medaglie d’argento conquistate con Berruto ct, che ha poi perso la finale del 2011 a Vienna con la Serbia e quella del 2013 a Copenaghen con la Russia. E ancora Serbia e Russia potrebbero trovarsi sulla strada di un’Italia capace di approdare nei quarti di finale senza dover ricorrere ai play off. Serbi e russi sono infatti nel medesimo girone di Busto Arsizio, il raggruppamento legato a filo doppio a quello dell’Italia, che da parte sua dovrà disinnescare la mina Francia, vincitrice della World League, evitando la trappola degli ottavi e un destino analogo a quello che è costato l’infelice epilogo alla Nazionale femminile di Bonitta.
Insomma, l’Italia avrà tempo due partite per ritrovare lo spirito nipponico, perchè domenica pomeriggio con la Francia di Ngapeth sarà già una sfida cruciale. Come sempre nel volley, chi commette un errore spesso è perduto.
Ma bisogna aver fiducia in questa Nazionale, che battezza l’esordio agli Europei del 19enne regista Giannelli e si affida alla coppia di attaccanti che si è caricata sulle spalle il peso della squadra: Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena. Una coppia che ha dimostrato di poter fare grandi cose, naturalmente grazie anche alla bontà generale di un’Italia che ha imparato a far valere le sue tradizionali doti al centro e in difesa, con un Colaci sempre più sicuro dei suoi mezzi.
LE FAVORITE. Italia nel lotto delle favorite, che comprende naturalmente la Polonia campione del mondo (una vera ingiustizia che la Fivb non ammetta di diritto gli iridati ai Giochi Olimpici successivi), ma obbligatoriamente anche la Russia, nonostante abbia fallito la World Cup e sia in fase di forse turbolenti cambiamenti (Tetiukhin non c’è). E la Serbia? La giovane squadra di Nikola Grbic, con la stella Atanasijevic ma non solo, può vincere contro chiunque. La Francia regina di World League e la Bulgaria padrona di casa della final four, sperano di recitare un ruolo importante.
SI PARLA ITALIANO. Come tante altre volte, tra ct e vice la presenza di allenatori italiani è notevole. Tre ct (Blengini, Giani con la Slovenia, Giuliani con la Slovacchia) e ben sette vice (Piroli, Brogioni, Corsano, De Cecco, Giolito, Busato, Placì. Nel girone di Busto Arsizio conferenze in italiano, senza imbarazzi per Sammelvuo, Alekno e Grbic.