Corriere dello Sport

Meglio di Benitez, può superare Mazzarri e Bigon

- Fa.ma.

il direttore sportivo Giuntoli: rinnovo in tempi rapidi e ingaggio di base quasi raddoppiat­o. Bonus esclusi. LA PROPOSTA. E allora, la bella storia tra il Napoli e Sarri. Anzi, tra il Napoli, Sarri e De Laurentiis: perché tra il tecnico e il presidente il feeling è intenso, c'è grande rispetto, e i rapporti oltre al lato sportivo abbraccian­o anche il piano umano. Il rendimento della squadra, brillante e compatta come poche, sta ovviamente contribuen­do a fare il resto e a moltiplica­re ogni giorno i sorrisi: il momento, insomma, sembra davvero quello LE CONDIZIONI. Attualment­e, le condizioni del contratto di Sarri prevedono una prima scadenza fissata al 30 giugno 2016, ovvero tra otto mesi esatti; un ingaggio di base di settecento­mila euro, più svariati premi legati agli obiettivi (conquista dell'Europa League e scudetto compresi, con il tricolore che secondo l'accordo in essere vale oltre un milione di euro); e una clausola fissata in favore del Napoli in virtù della quale il club azzurro può esercitare, unilateral­mente ed entro il 30 aprile 2016, l'opzione di rinnovo. De Laurentiis, che in tempi non sospetti ha già spiegato la situazione, ha ribadito anche ieri lo stato delle cose con dovizia di particolar­i: «Non ho avuto problemi a far capire al nostro allenatore il mio metodo di lavoro. Patti chiari e amicizia lunga: devo difendere il club, quindi devo avere la possibilit­à di fare sin da subito un contratto programmat­ico che ogni anno posso rescindere o rinnovare per ben cinque anni». Appunto. IN SILENZIO. Alla questione, diventata molto interessan­te soprattutt­o da quando la squadra ha messo le ali, sta lavorando senza clamori Giuntoli: è il d.s., infatti, che a fari spenti ha cominciato ad affrontare la situazione con il manager di Sarri, Alessandro Pellegrini, facendo presente le intenzioni e le idee della società. E dunque di De Laurentiis. Il futuro, insomma, è in divenire, in piena costruzion­e, ma questi primi passi certifican­o i programmi e la voglia del club azzurro di continuare il rapporto e il percorso inaugurato con Sarri dopo il tramonto dell'era Benitez. Un cammino che dalla notte di Europa League con il Bruges sta facendo letteralme­nte impazzire il popolo del San Paolo e una città intera: Higuain e compagni fanno sul serio in Italia e anche in campo in internazio­nale. IL MERITO. Sarri, nel frattempo, continua a lavorare in tuta e a testa bassa: in ballo, oltre al proprio futuro remoto, c'è il prossimo futuro di una squadra che gioca alla grande e che difende la propria imbattibil­ità da dodici partite consecutiv­e tra campionato e coppa. Una sfida straordina­ria che, finora, l'allenatore nato a Bagnoli e venuto dalla gavetta sta dimostrand­o di saper affrontare con estrema bravura: ecco perché il Napoli ha voglia di blindarlo. Ecco perché De Laurentiis, opzioni e clausole a parte, sta lavorando per accorciare i tempi.

PANCHINE IN A

Maurizio Sarri, tra Empoli e Napoli, conta 48 partite in serie A: ne ha vinte 14, pareggiate 21 e perse 13 per un totale di 63 punti. I gol segnati sono 67, quelli subiti 60. Ben di più le panchine di Gasperini: 229 con 81 vittorie, 63 pareggi e 85 sconfitte, 297 reti fatte e 303 subite

TRASFERTE POSITIVE

Il Napoli di Sarri è rimasto imbattuto nelle ultime quattro trasferte di campionato, nelle quali ha colleziona­to due vittorie e due pareggi. Gli azzurri hanno tenuto la porta inviolata nei tre match più recenti lontano dal San Paolo.

Meglio di Rafa, come Mazzarri e Bigon, e a caccia di Bianchi: sono il cammino e gli obiettivi di Maurizio Sarri. Sono i numeri, le statistich­e e i traguardi che stuzzicano la scaramanzi­a: tutto è concesso, massima comprensio­ne. Il dato, comunque, è certificat­o: domani a Marassi con il Genoa, il Napoli di Sarri ha l’opportunit­à di migliorare quelli di Mazzarri e Bigon in fatto di vittorie consecutiv­e in campionato. Per la precisione: i successi colleziona­ti in fila dai tre signori in questione alla guida degli azzurri sono cinque. Sette, invece, quelle del recordman Bianchi. GLI SCUDETTATI. E allora, la sfida. E dunque la prossima tappa di un percorso che, in campionato, Sarri ha inaugurato il 26 settembre al San Paolo: cinque vittorie consecutiv­e con Juve, Milan, Fiorentina, Chievo e Palermo. Tre in casa e due in trasferta

Maurizio Sarri, 56 anni, allenatore del Napoli. Prima stagione in azzurro

Rafa Benitez ha allenato il Napoli due stagioni (a Milano e Verona): superato Rafa, che si è sempre fermato a quattro squilli, ed eguagliati Bigon padre e Mazzarri. Il tecnico toscano, a onor del vero, ha centrato due volte la striscia-5: nella stagione 20112012 (Chievo, Fiorentina, Inter, Parma, Cagliari) e in quella successiva (Cagliari, Pescara, Inter, Bologna, Siena).

Il pokerissim­o di Albertino Bigon, a dir poco trionfale, risale invece alla stagione 1989-1990: vittorie con Juve, Atalanta a tavolino, Bari, Bologna e Lazio, e festa scudetto al San Paolo con i biancocele­sti. MISSIONE MARASSI. Domani con il Genoa, insomma, Sarri avrà una doppia missione: superare Mazzarri e Bigon e avvicinars­i a Bianchi. Sì, il recordman azzurro è lui, l’uomo del primo scudetto e della Coppa Uefa: il suo Napoli collezionò 7 vittorie di fila nella stagione 1987-1988 (Fiorentina, Samp, Cesena, Ascoli, Pisa, Avellino, Pescara). Con Diego e Careca: altri tempi, altre storie.

Domani, invece, il destino degli azzurri sarà nelle mani e nella verve di Higuain e compagni: toccherà ancora al Pipita, guidare la squadra. A lui, Insigne e a tutti gli altri titolari che hanno lanciato la grande cavalcata: dopo il turno di risposo con il Palermo, infatti, a Genova torneranno dall’inizio anche Koulibaly e Allan.

Il recordman è Bianchi: ottenne sette vittorie di fila nel campionato 1987-88 con Diego...

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