E Insigne si fa perdonare con le pizzette
il parallelismo con Benitez: «Sarri è più tecnico di Rafa da un punto di vista della pratica: sa avere un rapporto con i calciatori e sa spiegare cosa vuole. Benitez invece è più un teorico: cerca di non disturbare mai l'ambiente dello spogliatoio». E ancora: «Sarri mi ha conquistato perché moriva dalla voglia di venire a Napoli. E' un esempio di lavoro e dedizione: cominciai a studiarlo dopo il 4-0 di Empoli, ma seguivo già la squadra: m'interessavano Hysaj e Valdifiori». A proposito di mercato. «Portare il Pipita a Napoli è stata una nostra intuizione: Benitez voleva Leandro Damiao, ma dopo aver incontrato il suo agente fui preso dai dubbi e volai a Madrid per capire le possibilità di prendere il Pipita. L'accordo con la famiglia Higuain, impeccabile e straordinaria, fu rapido: lui è leale e trasparente. E a Napoli è felice». Come Reina: «Con il suo procuratore, un anno fa, non ci siamo capiti: abbiamo rimediato quest'anno». NAPOLI - Il presidente annuncia provvedimenti, per questioni di codice da spogliatoio, ma Insigne raddoppia: prima della multa, paga pizzette per tutti. Gesto molto distensivo, quello di cui si è reso protagonista ieri Lorenzino: alla ripresa degli allenamenti, dopo la giornata di riposo concessa da Sarri, il gioiello azzurro ha offerto le pizzette alla squadra. Mercoledì il tecnico lo aveva bacchettato per la reazione polemica alla sostituzione - «Ha mancato di rispetto ai compagni» - e lui ha risposto facendo gruppo. Sia Insigne sia Mertens, comunque, restano in attesa: ieri hanno parlato con Sarri e poi con Giuntoli, ma la multa non è ancora stata comminata.