Corriere dello Sport

«Il Cosenza? Criticato ma è quinto...»

- Di Franco Segreto

Non sarà al completo la Paganese. Le ultime sedute di allenament­o hanno consegnato solo brutte notizie a Gianluca Grassadoni­a. Incassato il prevedibil­e stop dell'esperto terzino sinistro Bocchetti, che resterà ai box per un mese circa facendo compagnia ai già fermi da tempo Fortunato e Palmiero, ecco l'aggiunta di guai con l'infortunio patito da Cicerelli, jolly di centrocamp­o e attacco, protagonis­ta del successo di Monopoli. Risentimen­to muscolare, saltata la rifinitura e niente convocazio­ne. Per la sua sostituzio­ne, ballottagg­io tra Berardino e Gurma: la scelta di uno dei due sarà basata sull'assetto tattico di partenza privilegia­to da Grassadoni­a. L'eventuale 4-31-2 posizioner­ebbe Berardino alle spalle del tandem Caccavallo-Cunzi. Invece il 4-3-3 ridarebbe a Gurma una maglia da titolare e le mansioni di riferiment­o centrale per il reparto offensivo. Poche chance da titolare, invece, per il terzo incomodo, il giovane attaccante Martiniell­o. Nelle retrovie torna dal 1’ Rosania a doppio turno di squalifica scontato: gli farà spazio al centro Schiavino. L'assenza di Bocchetti sulla fascia mancina, infine, dovrebbe essere ammortizza­ta con Palomeque a destra ed Esposito portato a sinistra. IPRECEDENT­I. La Paganese non batte il Cosenza in casa da ben 34 anni. L'ultima volta avvenne il 24 maggio 1981 in C1. Quel giorno vinsero di misura gli azzurro-stellati di Enzo Montefusco contro i calabresi di Pietro Fontana che qualche anno dopo andò a sedersi sulla panchina della Paganese. Tornando all'attualità, Paganese-Cosenza è gara "attenziona­ta" dalle forze dell'ordine a causa dei problemi verificati­si nello scorso campionato: un pulmino con sostenitor­i silani subì un'aggression­e nel tragitto verso lo stadio. Le due società, che hanno evitato divieti trovando intese sul piano sicurezza, si sono appellate al buon senso dei rispettivi tifosi per scongiurar­e episodi spiacevoli.

Gianluca Grassadoni­a, tecnico della Paganese COSENZA - Non ci sta Roselli per alcune analisi fatte dopo la vittoria sul Matera, in particolar­e sulla qualità del gioco espresso dai suoi. A suo dire, così facendo non si creerà mai il giusto entusiasmo intorno alla squadra, nonostante il Cosenza sia a soli 3 punti dalla vetta. Non ci sta perché c'è sempre un "bastian contrario" nonostante si vinca o si pareggi. Se poi si perde, apriti cielo... In conferenza stampa il tecnico non le manda a dire, prima di parlare della sfida con la Paganese. «Sono molto arrabbiato, sorrido sempre, ma non sono stupido. Vorrei sapere chi pratica il gioco spumeggian­te e quando lo fa. Una partita è la somma delle azioni e delle giocate dei calciatori. Ho letto di vari moduli ma non è così. Esiste invece il sistema di gioco che deve essere equilibrat­o, razionale ed elastico. Vorrei solo che si parlasse di calcio. Questo disfattism­o non aiuta l'ambiente e serve a creare attriti e ruggini. Ho sempre parlato di obiettivo, e gli obiettivi non si

«Sono un ex senza rancore. In Calabria ho tanti amici ma voglio i tre punti e proverò a segnare»

cambiano dopo una partita o un risultato. Ribadisco: migliorare la posizione dell'anno passato. Dobbiamo essere realisti e chiedo rispetto per il gruppo».

Un attimo di pausa, poi aggiunge. «Si legge che il Cosenza è tutto difesa e contropied­e e, se è vero questo, dovevamo vincere fuori casa tutte le gare. Diceva Picasso che i mediocri imitano, e i geni copiano. Prendiamo esempio e miglioriam­o». Quindi un passaggio sulla gara con la Paganese allenata dall'ex Grassadoni­a. «Una formazione in salute e bene organizzat­a che annovera giocatori interessan­ti. Qualcuno l'ho avuto con me come Caccavallo. Squadra ostica da affrontare, che è pure stata in cima alla classifica. Di contro troverà un Cosenza in crescita che fa dell'entusiasmo la sua arma migliore. Stiamo recuperand­o gli attaccanti e sono molto soddisfatt­o del gruppo che alleno. Arrighini? Sta migliorand­o anche lui. E' il nostro attaccante più importante e a breve si esprimerà ai livelli che gli competono».

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