«Il Cosenza? Criticato ma è quinto...»
Non sarà al completo la Paganese. Le ultime sedute di allenamento hanno consegnato solo brutte notizie a Gianluca Grassadonia. Incassato il prevedibile stop dell'esperto terzino sinistro Bocchetti, che resterà ai box per un mese circa facendo compagnia ai già fermi da tempo Fortunato e Palmiero, ecco l'aggiunta di guai con l'infortunio patito da Cicerelli, jolly di centrocampo e attacco, protagonista del successo di Monopoli. Risentimento muscolare, saltata la rifinitura e niente convocazione. Per la sua sostituzione, ballottaggio tra Berardino e Gurma: la scelta di uno dei due sarà basata sull'assetto tattico di partenza privilegiato da Grassadonia. L'eventuale 4-31-2 posizionerebbe Berardino alle spalle del tandem Caccavallo-Cunzi. Invece il 4-3-3 ridarebbe a Gurma una maglia da titolare e le mansioni di riferimento centrale per il reparto offensivo. Poche chance da titolare, invece, per il terzo incomodo, il giovane attaccante Martiniello. Nelle retrovie torna dal 1’ Rosania a doppio turno di squalifica scontato: gli farà spazio al centro Schiavino. L'assenza di Bocchetti sulla fascia mancina, infine, dovrebbe essere ammortizzata con Palomeque a destra ed Esposito portato a sinistra. IPRECEDENTI. La Paganese non batte il Cosenza in casa da ben 34 anni. L'ultima volta avvenne il 24 maggio 1981 in C1. Quel giorno vinsero di misura gli azzurro-stellati di Enzo Montefusco contro i calabresi di Pietro Fontana che qualche anno dopo andò a sedersi sulla panchina della Paganese. Tornando all'attualità, Paganese-Cosenza è gara "attenzionata" dalle forze dell'ordine a causa dei problemi verificatisi nello scorso campionato: un pulmino con sostenitori silani subì un'aggressione nel tragitto verso lo stadio. Le due società, che hanno evitato divieti trovando intese sul piano sicurezza, si sono appellate al buon senso dei rispettivi tifosi per scongiurare episodi spiacevoli.
Gianluca Grassadonia, tecnico della Paganese COSENZA - Non ci sta Roselli per alcune analisi fatte dopo la vittoria sul Matera, in particolare sulla qualità del gioco espresso dai suoi. A suo dire, così facendo non si creerà mai il giusto entusiasmo intorno alla squadra, nonostante il Cosenza sia a soli 3 punti dalla vetta. Non ci sta perché c'è sempre un "bastian contrario" nonostante si vinca o si pareggi. Se poi si perde, apriti cielo... In conferenza stampa il tecnico non le manda a dire, prima di parlare della sfida con la Paganese. «Sono molto arrabbiato, sorrido sempre, ma non sono stupido. Vorrei sapere chi pratica il gioco spumeggiante e quando lo fa. Una partita è la somma delle azioni e delle giocate dei calciatori. Ho letto di vari moduli ma non è così. Esiste invece il sistema di gioco che deve essere equilibrato, razionale ed elastico. Vorrei solo che si parlasse di calcio. Questo disfattismo non aiuta l'ambiente e serve a creare attriti e ruggini. Ho sempre parlato di obiettivo, e gli obiettivi non si
«Sono un ex senza rancore. In Calabria ho tanti amici ma voglio i tre punti e proverò a segnare»
cambiano dopo una partita o un risultato. Ribadisco: migliorare la posizione dell'anno passato. Dobbiamo essere realisti e chiedo rispetto per il gruppo».
Un attimo di pausa, poi aggiunge. «Si legge che il Cosenza è tutto difesa e contropiede e, se è vero questo, dovevamo vincere fuori casa tutte le gare. Diceva Picasso che i mediocri imitano, e i geni copiano. Prendiamo esempio e miglioriamo». Quindi un passaggio sulla gara con la Paganese allenata dall'ex Grassadonia. «Una formazione in salute e bene organizzata che annovera giocatori interessanti. Qualcuno l'ho avuto con me come Caccavallo. Squadra ostica da affrontare, che è pure stata in cima alla classifica. Di contro troverà un Cosenza in crescita che fa dell'entusiasmo la sua arma migliore. Stiamo recuperando gli attaccanti e sono molto soddisfatto del gruppo che alleno. Arrighini? Sta migliorando anche lui. E' il nostro attaccante più importante e a breve si esprimerà ai livelli che gli competono».