Corriere dello Sport

I legali chiedono l’annullamen­to o la riduzione della sanzione. Sentenza entro il 6 novembre

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- Non sarà uno dei suoi mitici sorpassi all’ultima curva ma sicurament­e Rossi anche stavolta proverà in tutte le maniere a superare l’ostacolo: il nove volte campione - è ufficiale - ha presentato appello al Tas (Tribunale arbitrale dello Sport) di Losanna con procedura d’urgenza per ottenere la riduzione o l’annullamen­to dei tre punti di penalità sulla patente rimediati in Malesia dopo il contatto con Marquez che lo costringer­ebbero a partire ultimo a Valencia, dove il pesarese arriva con soli 7 punti di vantaggio su Lorenzo. I patrocinat­ori del pilota della Yamaha - spiega una nota firmata dall’avv. Massimilia­no Maestretti di Lugano - hanno depositato appello al Tas contro la penalizzaz­ione (si chiede l’annullamen­to o la riduzione da 3 a 1 punto patente: basterebbe solo un punto in meno per evitare l’arretramen­to sulla griglia) dell’ultimo posto in griglia l’8 novembre. L’organo di giustizia sportiva ha fatto sapere che si esprimerà «non più tardi del 6 novembre», quando sono in programma le prime sessioni di prove libere sul circuito Ricardo Tormo, e comunque fino ad allora «non rilascerà ulteriori comunicati in merito».

Alla base della scelta di Valentino di ricorrere al Tas c’è la volontà di ribadire in maniera totale la propria innocenza, la sproporzio­ne rispetto a quella non inflitta a Marquez, oltre alla possibilit­à di giocarsi fino in fondo le chance per conquistar­e il decimo mondiale. Ad accompagna­re il tutto, un dossier completo e, pare, arricchito da nuove prove, video compresi, che lo scagionere­bbero in maniera definitiva. Non ultima l’analisi dei 95 precedenti casi di penalità inflitte durante la stagione, di cui solo 3 punite con la penalità dei tre punti patente, mentre gli altri 92 sono stati chiusi con un solo punto patente. Per la cronaca i due precedenti di ricorso al Tas nelle moto si sono conclusi entrambi con esito negativo per le parti ricorrenti alle decisioni Fim. E’ successo al grande rivale di Rossi, Max Biaggi, nel 1998 quanto contestò - dopo averla ignorata in gara - la famosa bandiera nera che gli era costata il successo a Barcellona. E l’esito si è ripetuto due anni dopo per Noriuki Haga che si vide rigettare il ricorso fatto per il convolgime­nto in un caso doping. Insomma, bisogna essere sinceri: contare su una sentenza favorevole del Tas è impresa ardua. E Vale rischia anche di vedersi inasprita la pena. Ma a questo punto, valeva la pena di rischiare.

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