Corriere dello Sport

Moutinho più di Gündogan, saranno ore decisive

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trebbe portare alla sua definitiva consacrazi­one. In bianconero punta alla conquista del quinto scudetto consecutiv­o, mentre con la Francia vuole vincere gli Europei che si giocherann­o in patria.

CRISI. Inutile nasconders­i: il francesino, osannato fino a giugno in tutte le parti del Globo, ha vissuto mesi difficili sotto la Mole dopo la "rifondazio­ne" voluta da Massimilia­no Allegri. Piano piano però, in silenzio e con umiltà, il ragazzo s'è rimboccato le maniche lavorando per tornare ad essere il campione che tutti i calciofili hanno imparato a conoscere. Quel

RINASCITA. Ma Pogba, nonostante la pesantissi­ma eredità del numero 10 lasciatagl­i dall'Apache, non s'è lasciato abbattere dalle difficoltà e, dopo diverse scosse di terremoto, è riuscito a trovare il suo equilibrio dando il consueto apporto alla squadra. Nell'ultimo mese e mezzo è tornato ad essere il giocatore decisivo che tutti hanno imparato ad apprezzare lasciandos­i alle spalle giocate utili soltanto ai fotografi e tornando ad essere concreto. I due gol realizzati negli ultimi 180 minuti della stagione ne sono la conferma. A distanza di pochi giorni prima ha blindato il derby di coppa Italia con il definitivo 4-0 sul Toro e poi ha chiuso la trasferta di Carpi prima dell'harakiri finale di Bonucci.

ADIEU?. Il "ragazzo si farà", cantava De Gregori. Ed il ragazzo in questione ha tutte le intenzioni di confermars­i ad altissimi livelli per consacrars­i agli occhi del "Mondo pallonaro". L'obiettivo è quello di conquistar­e il quinto scudetto consecutiv­o con la sua Juventus, cosa riuscita soltanto al club bianconero negli anni Trenta e al Grande Torino tra il 1942 ed il '49. A dire il vero anche l'Inter post-Calciopoli farebbe parte del "club del pokerissim­o", ma non tutti i titoli sono stati conquistat­i sul campo. Con i Blues, invece, il sogno è quello di vincere l'Europeo di fronte alla sua gente cercando di interrompe­re l'egemonia spagnola che dura dal 2008. Il modo migliore per confermare la sua leadership in patria (è già una colonna portante della squadra di Deschamps) e ripercorre­re le orme del grande "Le Roi" Platini che nel 1984 conquistò la coppa a casa sua. E poi? Cosa farà a luglio il "Polpo" Paul? Resterà alla Juve oppure prenderà la strada di Barcellona per giocare al fianco di Messi, Neymar e Suarez? In Spagna sono sicuri: il francese ha già trovato l'accordo con i blaugrana e giocherà nella Liga. Beppe Marotta invece ha ricordato a più riprese l'incedibili­tà del campioncin­o strappato a zero dalle mani del Manchester United nell'estate del 2012. Dichiarazi­oni di facciata? TORINO - L'anno che sta per concluders­i, tanto per cambiare, è stato da record per la Juventus di Massimilia­no Allegri. Non soltanto per i risultati raggiunti dalla squadra ma anche a livello di continuità. La conquista del quarto scudetto consecutiv­o, la decima coppa Italia e la finalissim­a di Champions League contro il Barcellona che hanno chiuso la stagione 2014/15 sono sotto gli occhi di tutti gli amanti del calcio, soprattutt­o nella mente di quelli bianconeri che ricorderan­no a lungo l'annata appena conclusasi. Ma anche gli 81 punti conquistat­i nell'anno solare 2015 resteranno per sempre

La Juventus a gennaio resterà alla finestra, in attesa di cogliere al volo le occasioni che eventualme­nte le si presentera­nno. La sessione invernale di calciomerc­ato aprirà i battenti tra otto giorni (5 gennaio), ma la Vecchia Signora non ha alcuna urgenza di rinforzars­i. Se dovesse capitare la chance giusta Beppe Marotta e Fabio Paratici ovviamente interverra­nno, altrimenti si aspetterà giugno. D'altronde lo ha ricordato più volte lo stesso amministra­tore delegato bianconero: «Cercheremo di cogliere al volo le occasioni che ci capiterann­o ma a gennaio è difficile che se ne presentino di vantaggios­e». In ogni caso è il centrocamp­o il reparto finito sotto la lente di ingrandime­nto, quello bisognoso di rinforzi. Sami Khedira è senza ombra di dubbio un giocatore di altissimo profilo, ma i suoi muscoli di cristallo hanno fatto drizzare le antenne in corso Gali-

scolpiti negli annali.

RECORD

La truppa bianconera, difatti, è quella che in Italia, da gennaio a dicembre, ha racimolato più punti di tutti grazie alle 24 vittorie, i 9 pareggi e le 6 sconfitte. Alle sue spalle la Fiorentina con 75, il Napoli con 71, L'Inter con 70 e la Roma con 66. E non è ancora finita qui. La Vecchia Signora è a caccia di altri primati. Entro fine maggio Buffon & C. punteranno a conquistar­e il quinto scudetto consecutiv­o cercando di bissare il "quinquenni­o" degli anni Trenta (tra il 1930 e il 1935) del secolo scorso.

Moutinho, 29 anni, dal 2013 al Monaco

Paul Pogba, 22 anni, 153 gare e 28 gol con la Juventus leo Ferraris. Bisogna intervenir­e nell'immediato per garantire ad Allegri un regista arretrato affidabile, onde evitare che la coperta si riveli troppo corta come accaduto ad inizio stagione ma anche per permettere a Marchisio di tornare ad esprimersi al meglio da interno.

PRESTITO. Il sogno resta Ilkay Gündogan ma il Borussia Dortmund ha già respinto le prime avances juventine. Entro fine settimana è previsto un altro assalto, ma è molto difficile che i tedeschi si privino del giocatore di origini turche a metà stagione. Più facile che il discorso possa entrare nel dettaglio per giugno nonostante la sua quotazione, 30 milioni di euro, non sia proprio agevole. Sempre in settimana la dirigenza juventina proverà a muoversi seriamente per capire le intenzioni di Joao Moutinho. Il portoghese è in rotta di collisione con il tecnico Jardim e la sua avventura al Monaco sembra oramai arrivata al capolinea. Dunque inutile aspettare giugno per andarsene dal Principato. Meglio accettare subito le avances della Vecchia Signora e rendere tutti felici. Marotta ha intenzione di chiedere il prestito con diritto di riscatto. Si allontana, per il momento, l'argentino Ever Banega, altro obiettivo sul taccuino bianconero, che oltretutto non potrebbe nemmeno giocare in Champions dopo aver affrontato proprio la Juve durante la fase a gironi con il Siviglia.

Il regista di origini turche resta il sogno Il portoghese ormai in rotta con Jardim Marotta insiste

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