Corriere dello Sport

MATRI Resterà alla Lazio in estate l’acquisto

Per gennaio è blindato e si lavora per la conferma

- Di Daniele Rindone

Il matrimonio con Matri può continuare, lo dice anche la parola. Sei gol in diciannove partite: tre in A, due in Europa, uno in Coppa Italia. Sei gol totali, gli ultimi due segnati a dicembre nel giro di 4 giorni, tra Lazio-Samp (1-1) di campionato e Lazio-Udinese (2-1) di Tim Cup. Alessandro Matri ha contribuit­o alla salvezza di Pioli e la conferma se la sta guadagnand­o con i fatti. Le diciannove presenze stagionali, tra l’altro, sono fuorvianti. In campionato ha giocato 12 volte ed è partito titolare solo in tre occasioni, in tutto ha giocato per 415 minuti. Klose è rimasto in campo per 460 minuti senza mai fare centro, Djordjevic per 550 minuti (2 gol all’attivo). Matri ha giocato meno di tutti e ha segnato più degli altri colleghi. Pioli l’ha eletto titolare in Europa e in Coppa Italia salvo promuoverl­o in campio- nato (a Milano contro l’Inter) per non perdere il posto. Il suo aiuto è certificat­o dai numeri, è impossibil­e pensare che possa partire a gennaio. C’è chi lo vorrebbe di nuovo alla Juve, si tratterebb­e del

Il prestito è secco non c’è riscatto Con il Milan ottimi rapporti, l’accordo sarà trovato

L’attaccante ha un contratto sino al 2017 con i rossoneri: cessione obbligata

terzo ritorno in carriera. C’è chi, come Lotito, non vuole nemmeno sentirne parlare. Matri rimarrà, pochi giorni fa ha parlato dei sedicesimi di finale di Europa League, della sfida al Galatasara­y: «Pos- siamo arrivare in fondo, proveremo a passare il turno», ha detto a Sky. Non è stato criptico, non ha fatto riferiment­o alle voci di mercato.

IL PRESTITO. Matri in estate è arrivato per ultimo, è stato paziente, ha atteso il turno, non ha preteso il posto, non ha fatto valere il curriculum. Lo spazio se l’è ritagliato piano piano, rispettand­o le gerarchie. S’è tolto un sassolino dalla scarpetta dopo il gol segnato alla Sampdoria, chi non l’avrebbe fatto? E’ entrato al posto di Klose, ha bucato la porta di Viviano, ha esultato polemicame­nte. “Ci sono, eccomi”, il gesto è stato eloquente. E’ stato uno sfogo velocissim­o, il caso non è mai esploso, il rapporto con Pioli è rimasto integro. Matri s’è guadagnato la conferma, s’è dimostrato il bomber più caldo dell’ultimo periodo. E’ arrivato in prestito secco, nell’accordo siglato dal Milan e dalla Lazio non è previsto il riscatto. E’ solo una questione formale, l’acquisto di Matri potrà essere chiuso a giugno, conta solo volerlo. Per la Lazio può essere un affare: al Milan non ha spazio, è tornato di sfuggita ed il contratto con i rossoneri scadrà nel 2017. A giugno, quando rientrerà a Milanello, sarà ad un anno dalla scadenza, non potrà costare tanto. Matri a Roma s’è trovato bene, è la città di Federica Nargi, la sua compagna. Vivono in zona Fleming, cullano grandi sogni futuri. Matri ha ricevuto una promessa d’acquisto ad inizio stagione da parte della Lazio: se le cose andranno bene ci siederemo e parleremo del futuro. Perché non andare avanti? La Lazio ha bisogno di uomini gol, uno come Matri non va perso. Djordjevic rimarrà, Klose andrà via. Un acquisto in più è pronostica­bile, in ogni caso Matri può fare al caso di una società che spera di essere ancora proiettata su più fronti. E’ presto per fare calcoli, le de- cisioni saranno prese in base al piazzament­o finale, alla qualificaz­ione (o meno) in Europa. Matri è già in casa, s’è dimostrato pronto e affidabile, non ha perso il fiuto del gol. I numeri sono dalla sua parte, ha dato esperienza al gruppo, con il suo comportame­nto s’è rivelato un valore aggiunto.

IL 2016. La prima parte della missione è stata compiuta, i sei gol segnati da settembre a dicembre rappresent­ano un buon bottino, va replicato. Matri può fare anche meglio da qui a maggio, ha scavalcato Djordjevic e Klose nelle gararchie, spera di partire in pole alla ripresa. Seguiranno mesi intensi, andranno vissuti a cento all’ora, si fa così quando c’è da rimontare. Per risalire la china e scalare la classifica occorreran­no una buona difesa e attaccanti caldissimi. Matri è detto mitra, la chiave è nel suo anagramma.

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