Corriere dello Sport

Marilungo (due gol) in cattedra. Livorno bocciato

- Di Tiziano Coccia

ORGOGLIO. Grande e immediata reazione di orgoglio dei padroni di casa: travolgent­e azione Iacoponi-Caputo sulla sinistra, il centravant­i sfodera un assist radente che chiede solo di essere spedito in porta, Masucci risponde. L'Entella continua a spingere per completare la rimonta, il Crotone indietregg­ia ma non si chiude a riccio. Occasioni a raffica per i biancocele­sti di Aglietti: al 28' Clayton respinge abbastanza casualment­e una deviazione a botta sicura di Caputo; al 33' è Costa Ferreira ad arrivare con un attimo di ritardo, poi infine un'uscita coraggiosa di Cordaz nega a Caputo il pareggio.

Il copione rimane invariato nel primo quarto d'ora della ripresa: avanti tutta Entella che costruisce, molto e bene, sino alla trequarti, ma poi si perde o viene murata dalla difesa ospite. Sostenuta da una mobilità e una aggressivi­tà che vale l’attuale posizione in classifica. La partita a scacchi tra Aglietti e Juric continua: il serbo si gioca Stoiane, il toscano risponde mettendo fuori Belli, sofferente, e dentro una punta. E Sestu va a fare il terzino destro. Juric passa allora a quattro dietro, con il centrocamp­o a cinque e Budimir a fare reparto da solo. La "Crotone machine" funziona lo stesso. Arrivano inaspettat­e due palle gol per l'Entella, entrambe mancate di poco da Troiano: al 24' di testa e al 34' di piede. Ci sono poi due contrassal­ti del Crotone, con diagonale di Budimir, che non trova il bersaglio di centimetri, e con il diagonale di Stoian che non trova il bersaglio di millimetri. Il vantaggio rimane invariato. All'Entella l'onore delle armi, agli squali un bottino succulento.

La gioia di Marilungo

I GOL SEGNATI

I gol segnati in quest’ultima giornata d’andata. In attesa del recupero di PerugiaVic­enza il totale è salito a quota 543. Nello scorso campionato, a metà stagione, si era a 562.

IL LIVORNO ANCORA A SECCO DI VITTORIE

La serie negativa del Livorno. Mutti continua a non vincere. Gli amaranto non conquistan­o i tre punti dal 2-0 al Trapani dello scorso 31 ottobre. In seguito tre pareggi e sette ko. LANCIANO (3-5-2): Casadei 6,5; Rigione 6 Aquilanti 6,5 Boldor 6 (34' st Amenta sv); Di Francesco 6,5 Paghera 6 (40' st Vastola sv) Bacinovic 6 Di Cecco 6 Di Matteo 6; Piccolo 6 (10' st Padovan 6) Marilungo 7. A disp.: Aridità, Turchi, De Silvestro, Ferrari, Lanini, Crecco. All.: D'Aversa 6,5. Falli commessi: 13 Fuorigioco fatti: 3 LIVORNO (4-3-1-2): Ricci 6; Moscati 6 Gonnelli 5,5 Lambrughi 6 Gasbarro 6; Biagianti 6 Cazzola 6 Luci 6; Jelenic 5,5 (12' st Comi 5); Vantaggiat­o 6 (25' st Bunino 6,5) Pasquato 5 (25' st Vajushi 5,5). A disp.: Pulidori, Ramos, Schiavone, Calabresi, Ceccherini, Palazzi. All.: Mutti 5. Falli commessi: 15

Capezzi e Martella, autori dei due gol rossoblù Fuorigioco fatti: 4 ARBITRO: Baracani di Firenze 6,5 Guardaline­e: Pentangelo-Lanza. Quarto uomo: Sacchi MARCATORI: 15' st (rig.) e 17' st Marilungo (Lan), 35' st Bunino (Liv). AMMONITI: Di Matteo (Lan), Moscati (Liv), Luci (Liv), Lambrughi (Liv), Gasbarro (Liv), Boldor (Lan). NOTE: in tribuna l'allenatore del Sassuolo, e padre del rossonero Federico, Eusebio Di Francesco. Spettatori 2.670 (1.700 abbonati) paganti per un incasso totale di euro 19.000. Angoli 6 a 5 per il Lanciano. Rec.: 0' pt, 6' st. Bortolo Mutti non si tocca. Almeno questa è stata l'in- dicazione a caldo del presidente livornese Spinelli. Certo che l'ennesima sconfitta ha rischiato comunque di dargli la spallata finale, ma a quanto pare avrà altre chance. Dall'altra parte fa festa il Biondi. Si brinda in casa frentana a distanza di un mese esatto dall'ultimo successo, forse nella giornata più importante del suo campionato, quella della speranza. Come d'incanto il Lanciano ritrova i 3 punti, i primi gol in casacca rossonera di Guido Marilungo e gli applausi convinti del suo pubblico. È successo tutto nel giro di due minuti, a cavallo del quarto d'ora della ripresa. L'attaccante di D'Aversa prima va a calciare (in maniera esemplare) il rigore decretato da Baracani per fallo di Gasbarro su Di Francesco, poi va a raddoppiar­e in rovesciata con le spalle alla porta di Ricci.

Una sconfitta che brucia invece per il Livorno (bello ma inutile il gol della speranza di Bunino) e che fa proseguire la crisi della squadra amaranto. Le cifre condannano i toscani. L'undici labronico non vince dal 31 ottobre, da ben 10 turni, e ha raggranell­ato appena 3 punti negli ultimi 2 mesi. Numeri che avrebbero potuto condannare anche Bor- tolo Mutti che non è riuscito a dare quella sterzata che tifosi e società si aspettavan­o. Evidenteme­nte non era solo colpa di Panucci prima e Mutti in questi ultimi tempi. Lo stesso tecnico toscano senza giri di parole è stato esplicito in sala stampa. «Bisogna vedere se anche questi giocatori sono da Livorno». Dichiarazi­one che suona come una condanna per parecchi calciatori proprio alla vigilia del calcio mercato. Dal canto suo anche la tifoseria rossonera si aspetta qualche colpo dal mercato prima della ripresa del campionato nel 2016.

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