Cosmi liquida il Bari e Nicola
La rete di Fazio basta a battere i pugliesi contestati da 200 tifosi. Paparesta cambia
TRAPANI (3-4-1-2): Nicolas 7; Fazio 6,5 Pagliarulo 6,5 Scognamiglio 6,5; Eramo 7 Raffaello 6,5 Scozzarella 6,5 Rizzato 7; Coronado 7; Montalto 5 (36' st Torregrossa sv) Nadarevic 6 (21' st Citro 5,5) A disp. Fulignati, Perticone, Pastore, Accardi, Barillà, Cavagna, Sparacello. All. Cosmi 7. Falli commessi: 14 Fuorigioco fatti: 1. BARI (4-3-3): Guarna 7; Donkor 6 Di Cesare 6 Rada 5,5 Gemiti 5,5 (30' st Petropoulos sv); Valiani 5,5 Porcari 5,5 (44' st Donati vs) Di Noia 5,5; Rosina 5 (17' st Boateng 5,5) Maniero G. 5,5 Sansone 6. A disp. Micai, Romizi, Puscas, Contini, Camara, Yebli. All.: Nicola 5,5. Falli commessi: 12 Fuorigioco fatti: 1 ARBITRO: La Penna di Roma, 6,5. Guardalinee: Oliveri-Di Francesco. Quarto uomo: Marini. MARCATORE: 14' st Fazio (T) AMMONITI: Donkor (B) per gioco falloso; G. Sansone (B) comp. non reg. NOTE: spettatori totali 5.709, paganti 2.659, abbonati 2.659; incasso totale Euro 50.885,95. Angoli 10-7 per il Bari. Recupero pt 1', st 3'. La crisi del Bari (4 sconfitte nelle ultime 5 giornate, squadra scivolata al 6° posto) è certificata da una grande prestazione del Trapani, che vince meritatamente confermando che i risultati di Cesena e Crotone non erano stati casuali. Pugliesi battuti da un inserimento su corner di Fazio (1º gol in granata), poi inefficaci nella reazione. Bari a processo sotto la curva del settore ospite (circa 200 i tifosi al seguito) con conseguente contestazione a Nicola e Papare-
L’incursione di Fazio che ha deciso la gara col Bari
sta che si prende tempo per valutare la posizione dell'allenatore. La sosta potrebbe essergli fatale, la sua panchina è a fortissimo rischio. Paparesta sembra orientato su Camplone, Corini o Calori.
COLPO D'OCCHIO. L'ultima partita del 2015 al Provinciale è
stata piacevole per pathos e ritmo. Emozioni ed un colpo d'occhio notevole. Quasi 6.000 spettatori. Il Trapani sta andando oltre le aspettative. Cosmi ha creato un gruppo eclettico, che cambia modulo senza perdere in compattezza e si sa adattare alle contingenze. Ieri ha modellato una
I KO DI FILA DEL BARI
Le sconfitte consecutive del Bari: 1-2 a Cagliari, 1-2 in casa dal Brescia e 0-1 a Trapani. In questo torneo i pugliesi avevano perduto al massimo una partita alla volta. Il Bari è rimasto a secco dopo 11 partite di fila. L’ultima senza gol era lo 0-0 con l’Entella dello scorso 24 ottobre.
VITTORIA A CESENA DELL’AVELLINO
Sono 5 le vittorie consecutive dell’Avellino di Attilio Tesser che non aveva mai vinto a Cesena. Gli irpini hanno anche allungato a quota 17 la loro striscia di partite consecutive con gol. Il 2-1 al Manuzzi a conferma della prolificità dei biancoverdi.
difesa a 3 con gli esterni Eramo e Rizzato pronti a ripiegare per trasformarla a 5 ma veementi nel diventare frecce dell'azione d'attacco. Coronado e Scozzarella forniscono le giuste geometrie, in attacco riposa Citro ed è Montalto a far coppia con l'ex Nadarevic. Ne viene fuori un Trapani "corto" e diligente, che lascia giocare il Bari ma non appena anticipa scatta in avanti e fa male. Il Bari ha rimodellato la formazione non solo per la serie negativa ma per le partite ravvicinate. Dentro Donkor e Di Noia, col ghanese che si fa vedere spesso in proiezione; resta il quartetto di big, da Valiani a Sansone, nessuno dei quali però in giornata.
LE CORREZIONI. Le occasioni non mancano già nel 1° tempo: Guarna ferma il tiro a girare di Nadarevic, al 15' oportunità per la testa di Fazio (ma si rifarà...), poi un salvataggio per parte, Pagliarulo su Rada e Di Cesare su inzuccata di Eramo ancora servito da Rizzato. Nicola cambia modulo nella ripresa, abbassa Rosina e piazza Valiani nel mezzo. Ma dopo una botta di Maniero da fuori è il Trapani che cresce minuto dopo minuto. Guarna compie due miracoli su Eramo e sulla deviazione aerea di Nadarevic, ma sul successivo corner di Scozzarella, Fazio salta indisturbato sbloccando la gara. E' l'episodio decisivo, che esalta un Trapani leonino nel difendersi e scaltro a ripartire (Montalto si divora il 2-0) mentre dalla replica del Bari ci si attende di più. Nicola prova coi centimetri di Petropoulos, arretra Sansone, che trova un acuto solo da calcio piazzato (40'). Il balzo di Nicolas è la firma sul bel momento granata (13 punti nelle ultime 8 giornate) e sull'improvviso declino dei "galletti". Nicola al passo d'addio. La sua avventura barese sembra proprio finita. Corini, Camplone e Novellino i nomi più gettonati per la sostituzione. Oppure la sorpresa Calori. Fantasiosa, come altre, la voce di una tentazione Filippo Inzaghi. Il presidente Paparesta ha sempre fatto quadrato attorno al tecnico piemontese difendendolo, ma con l'ultima serie di schiaffoni è venuto tutto a galla per la chiara difficolta del suo pilota a controllare questa automobile che ha cominciato a sbandare paurosamente.
OBIETTIVI. Se non si interviene subito si rischia di perdere altro tempo prezioso. Lontanissimi Cagliari e Crotone, sarebbe il colmo se il Bari in pochi mesi bruciasse la sua stagione. Guai se ci si lasciasse risucchiare da una classifica anonima. C'è ancora tempo per colmare vuoti e attese andate deluse. Ci si può anche stupire se in questo mese ne ha perse quattro su cinque. Ma non se puntualmente continua a deludere lontano dal San Nicola perdendo colpi rispetto alle due battistrada. Non è il caso di istruire processi ad ogni sconfitta. Era d'obbligo un tempo, quando il Bari di Nicola perdeva pochissimo e vincendo raramente convinceva. In fondo i suoi malanni non sono oscuri, le sue lacune evidenti, i suoi sbandamenti paurosi spesso ricorrenti.
PIU’ DI UN ALLARME. Una sconfitta ci può stare. La seconda di fila diventa già un grave indizio, alla terza vuol dire che qualcosa non va. Alla quarta lo scenario diventa inquietante. Tanto più per una squadra partita con l'obiettivo di centrare la promozione in serie A. Lontanissimi Cagliari e Crotone, scavalcato dal neopromosso Novara, e ora anche dal Pescara, Nicola si ritrova in quinta fila a braccetto col ri-
Nicola
Paparesta
pescato Brescia. Un colpo durissimo per Gianluca Paparesta che non ha badato a spese mettendo a disposizione di Nicola tutto quello che serviva per permettere alla squadra di fare il tanto auspicato salto di qualità.
TIFOSI. Deludente anche per i tifosi che al giro di boa si sono ritrovati un Bari in chiaro scuro difficile da digerire. Tutti i dubbi evidenziati lungo il percorso alla fine sono venuti a galla. La squadra è logora nei suoi uomini migliori. Sinora si è retta sull’oroglio e sulle prodezze individuali. Troppo poco per tenere il passo della dirette concorrenti che dimostrano di avere un sano impianto di gioco. La manovra è lenta, prevedibile. La sfortuna, innegabile in alcune partite, non può e non deve giustificare il penoso arrancare della squadra che rararamente ha dimostrato di possedere un gioco e la necessaria personalità per imporsi.