Corriere dello Sport

Tris dell’Ascoli. Mangia travolge lo Spezia

Petagna, Addae e Cacia, firmano la seconda vittoria consecutiv­a. Di Carlo crolla nella ripresa

- Di Andrea Ferretti

ASCOLI (3-5-2): Svedkauska­s 6; Cinaglia 6,5 Milanovic 6,5 Mengoni 6,5; Almici 6,5 Carpani 6,5 (25' st Altobelli 6) Addae 7 Giorgi 7 Jankto 7 (41' st Nava sv); Cacia 7 (37' st Perez sv) Petagna 7. A disp.: Ragni, Del Fabro, Altobelli, Bellomo, Berrettoni, Grassi, Caturano. All. Mangia 6,5. Fuorigioco fatti: 2 Falli commessi: 10 SPEZIA (4-4-2): Chichizola 5,5; Valentini 5 Postigo 5,5 (11' st Maretic 5,5) Terzi 5,5 Migliore 5,5; Misic 5,5 Canadija 5,5 (26' st Ciurria) Brezovec 6 Situm 5; Catellani 4 Calaiò 5 (44' pt Nenè 5,5). A disp.: Sluga, Acampora, Juan De, Rossi, Tamas, Azzi. All. Di Carlo 5,5. Fuorigioco fatti: 3 Falli commessi: 12 ARBITRO: Saia di Palermo 6,5. Guardaline­e: Citro e Villa. Quarto uomo: Nasca. MARCATORI: 8' st Petagna (A), 33' st Addae (A), 34' st Cacia (A). AMMONITI: Almici e Mengoni (A), Valentini e Misic (S) per gioco falloso. NOTE: al 22' st allontanat­o dalla panchina dello Spezia il team manager Pignotti. Spettatori paganti 3.055 per un incasso di 32.445 euro, abbonati 3.810, quota 27.413 euro. Angoli 5-4 per l'Ascoli. Recuperi: 2' pt; 3' st. L'Ascoli vince per la seconda volta consecutiv­a segnando tre gol e risale la classifica lasciandos­i alle spalle il brutto ricordo del terzultimo posto. Stavolta potevano essere molti di più consideran­do i tre legni colpiti in una ripresa a senso unico che ha fatto tornare il sorriso ai tifosi di casa e mostrato tutti i limiti di uno Spezia che ha deluso oltre ogni limite. Mangia conferma il 3-5-2 che ha vinto a Livorno, Di Carlo si affida al 4-4-2. Parte bene l'Ascoli ma all'8' il primo lampo è dello Spezia. Bordata da fuori area di Brezovec che si stampa sul palo, la palla finisce addosso a Situm che resta sorpreso tanto che la sfera gli picchia addosso e finisce sopra la traversa. L'Ascoli spinge sull'accelerato­re, ma a salire di nuovo in cattedra sono i liguri al 31' quando reclamano un rigore per una spinta di Mengoni a Calaiò: Saia lascia correre. L'Ascoli pareggia il conto delle occasioni al 38'. Milanovic salta più in alto di tutti, ma la sua inzuccata fa solo gridare al gol perché la sfera finisce alta. Il primo tem-

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