Corriere dello Sport

«Siamo stati perfetti»

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po si chiude con il cambio dello Spezia: Di Carlo non rischia Calaiò (piccolo problema fisico) che va sotto la doccia tre minuti prima della fine del tempo. Al suo posto Nenè.

Un'altra gara nella ripresa. Ascoli subito in gol. L'azione la innesca Cacia, la prosegue Giorgi che di tacco serve Jankto, la chiude Petagna col piattone abile a sfruttare al massimo l'azione dei compagni. L'Ascoli potrebbe chiudere il conto con due incredibil­i traverse colpite in meno di due minuti. La prima al 15' da Addae con un missile da 25 metri, la seconda da Almici con l'esterno destro anche lui da fuori area. Al 33' l'Ascoli chiude il conto con la girata di destro di Addae su angolo di Jankto: la palla attraversa una selva di gambe e finisce nel sacco beffando Chichizola. Nemmeno il tempo di riprenders­i e lo Spezia va ko con il tris di Cacia che fa secco prima Valentini e poi il portiere facendo valere la sua esperienza di consumato bomber. L'Ascoli insiste fino al triplice fischio tanto che nell'extra time Perez colpisce il terzo legno. ASCOLI - (a.f./GieffePres­s) Dalla contestazi­one all’euforia in 8 giorni. Accade al “Del Duca” dove i bianconeri sono passati dal ko col Novara all’exploit con lo Spezia. In mezzo la vittoria di Livorno. «Abbiamo ritrovato autostima - dice Mangia - compliment­i ai ragazzi che in una situazione non semplice in pochi giorni hanno fatto due grandi prestazion­i (6 gol, 1 annullato, 3 legni, ndc). E’ stata la miglior partita della stagione, sicurament­e della mia gestione. E’ stato un primo tempo equilibrat­o, ma sapevamo che lo Spezia poteva avere un calo. Non riesco a trovare uno che non ha fatto una buona partita. Jankto determinan­te? Sta capendo che in quella posizione può far bene. La sosta adesso un peccato? Chi può dirlo, ma se finisse oggi saremmo salvi». Lo spezzino Di Carlo riconosce i meriti dell’Ascoli. «Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari con due occasioni per parte, poi dopo il primo gol, l’Ascoli ha meritato di vincere. Non vuole essere un alibi ma veniamo da 9 partite in 27 giorni e non ho mai potuto fare una settimana di lavoro regolare. Non è stato un problema di singoli ma di atteggiame­nto».

Cacia esulta dopo il terzo gol

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