Pellielo e Fabbrizi ok Duello Bacosi-Spada
A livello internazionale il tiro vive un momento particolarmente florido. Ai Giochi di Londra c’erano tiratori di 108 nazioni. Anche per questo il livello di competitività è elevatissimo. È’ cresciuto esponenzialmente il numero delle nazioni che possono vincere.
Ma il tiro italiano si presenterà forte delle sue certezze e delle sue nove carte olimpiche conquistate sulle dieci possibili, anche se paradossalmente la sua campionessa olimpica del Trap, Jessica Rossi non è ancora qualificata, nonostante quella del Trap femminile sembrava la carta olimpica più scontata. Il sistema di qualificazione olimpica nel tiro a volo prevede infatti che i posti vengano conquistati dal Paese, e che un tiratore che la centra, non può poi prenderne altre. Entrano quini in ballo anche fattori di fortuna e malasorte, come dimostra il fatto che nonostante una serie di piazzamenti, la Rossi non è riuscita a portare a casa Italia una carta per Rio 2016.
In Brasile è raddoppiato il contingente delle donne, su spinta proprio di Luciano Rossi: due carte a gara. Diana Bacosi e Chiara Cainero hanno vinto la carta olimpica nello skeet. ma ad insidiarle c’è Katiuscia Spada, che ha sparato benissimo nel secondo semestre del 2015.
Il dt Benelli attenderà le prime gare del nuovo anno per scelte comunque difficili. Nella Fossa c’è la Stanco che ha vinto la carta, la Rossi che non ce l’ha fatta anche se ha ottenuto tanti buoni piazzamenti.
Tra gli uomini Giovanni Pellielo e Massimo Fabbrizi, medagliati a Londra, hanno centrato la carta e saranno sicuramente in gara a Rio 2016, anche se la carta è per nazione e non ad personam.
L’Italia ha nove carte, gli Usa 7, la Russia 6, poi britannici 5, gli Usa sono secondi con 7, la Russia 3° con 6, GBR quarta con 5.
6. CONTINUA
Le precedenti puntate sono state pubblicate il 2 dicembre (Di Francisca, scherma), l’8 dicembre (Molmenti, canoa), il 10 dicembre (Campriani, tiro a segno), il 23 dicembre (Molfetta, taekwondo)