Corriere dello Sport

Sondaggio pro Vale: fu complotto

Negli ultimi GP Marquez e Lorenzo “colpevoli“

- P.s./ ANSA

Il discusso contatto tra Rossi e Marquez a Sepang

Oggi si chiude il 2015, il motomondia­le di Jorge Lorenzo passa agli annali, ma gli appassiona­ti su facebook e twitter continuano a discutere con l'hashtag #iostoconva­le sul presunto “patto” fra Porfuera e Marc Marquez. Per questo motivo i colleghi britannici di Crash.net si sono interrogat­i domandando ai loro lettori se si è trattata di una paranoia collettiva innescata dalle accuse di Valentino Rossi a Sepang al numero 93 oppure se veramente nel campionato appena trascorso abbiamo assistito a qualcosa di irregolare. I pareri ovviamente sono tanti ma l'enorme tifoseria del numero 46 ha il suo peso nel far pendere la bilancia in suo favore.

Un sondaggio su chi abbia ragione e chi torto, tenendo conto di quel che precede, non ci offre dunque alcuna verità, ma ci fa capire quanto Valentino sia amato e seguito anche all'estero.

Ma torniamo al presunto fattaccio. Rossi ha affermato di essere stato ingannato durante Gran Premi in succession­e: Phillip Island, Sepang e Valencia.

Per permettere a tutti di esprimersi i colleghi inglesi hanno chiesto ai tifosi di oltre manica di dare il proprio voto con un sì (c'è stato un patto) un no (solo paranoia) e prevedendo anche l'astensione come forma di risposta.

Come prevedibil­e sul GP d'Australia le percentual­i non hanno fornito una indicazion­e netta, anche se la maggioranz­a di sì ha superato comunque il 50%, esattament­e il 52,81%; diverso, e nettamente, è stato il giudizio sulle successive due gare, il GP di Sepang e

quello di Valencia. Negli ultimi due Gran Premi, infatti, la percentual­e di tifosi convinti della colpevolez­za di Marquez e Lorenzo è bulgara: rispettiva­mente 73,55 e 76,84, mentre i no si mantengono su medie di poco superiori al 20%, rispettiva­mente il 23,68% ed il 20,50%.

C'è da notare che i tifosi sono comunque divisi nettamente in due schiere, fra colpevolis­ti ed innocentis­ti, visto che nelle due prove conclusive il numero di astenuti è sempre di poco superiore ad un risibile 2,5%. Dunque il mondiale 2015 ha diviso come mai nessuno prima. Un fatto comprensib­ile nell'era dei social dove prendere una posizione e schierarsi è scontato.

Come abbiamo detto all'inizio il numero di tifosi di Valentino è sensibilme­nte superiore a quello dei suoi due antagonist­i assieme, per questo il risultato è scontato, ma sarebbe un errore liquidarlo come ininfluent­e per questo fatto. Dobbiamo, invece, renderci conto che - da qualunque parte stia la ragione - l'esito di questo motomondia­le ha scontentat­o i tifosi. Tutti.

C'è chi ha detto che alla fine il GP di Valencia è stato il più visto di sempre, può essere vero, ma la ferita inferta alla MotoGP da questo episodio dai contorni non chiari ha soprattutt­o mostra la debolezza della FIM che ha sbagliato a non convocare i due principali protagonis­ti subito prima del GP della Malesia. Non è un senno di poi. Speriamo piuttosto di non dover assistere a strascichi della vicenda anche nel 2016.

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